Migliora leggibilitàStampa
20 Marzo 2017 , ,

Chicago / London Underground A NIGHT WALKING THROUGH MIRRORS

2017 - Cuneiform Records
[Uscita: 24/02/2017]

Stati Uniti - Inghilterra     #consigliatodadistorsioni

 

Nei sotterranei del pianeta si incontrano e sviluppano suoni alieni. Al Cafè Oto di Londra, nell'aprile scorso, il duo londinese del pianista Alexander Hawkins e del contrabbassista John Edwards si è unito al duo di Chicago del cornettista Rob Mazurek e del batterista Chad Taylor (foto in basso courtesy of Cuneiform Records), dando vita a una nuova sperimentazione alchemica all'insegna dell'improvvisazione sinergica totale, evocando quasi l'idea dell'incontro, in una cornice storica, dei due quartetti che registrarono "Free Jazz" di Ornette Coleman, stavolta però con l'incontro di un doppio duo, nel quale Mazurek è l'erede di Don Cherry, per i suoi canti tribalistici e le note “soffiate” sugli adagi amazzonici della mbira suonata da Taylor.

 

Sotto altro versante, ma non separata dall'insieme, è possibile distinguere la matrice nordeuropea delle forme improvvisative di Hawkins e Edwards, che danno rigore e sostegno di riff e giri armonici nei momenti di violenza creativa esplosa fuori dalle viscere dei chicagoani. Vale però anche il reciproco: la seconda traccia, Something Must Happen, inizia con una scarica di pianoforte, un contraltare irrefrenabile di contrabbasso con l'archetto e figure complesse di drumming, su cui Mazurek innesta orpelli di elettronica e melodie cantabili di cornetta; ma poco dopo gli approcci si invertono nuovamente e così per tutta la durata i ruoli non sono mai definiti. L'incontro ha infatti una radice trasversale spinta già oltre dei confini musicali e il risultato è una complessa stratificazione poliritmica di suoni che nell'insieme mantengono la propria identità. Si alternano momenti di denso groove, come in Boss Redux, nella quale Edwards produce dei suoni graffianti con l'archetto sulle corde, a momenti di intensa quiete esoterica e ipnotica, con vere e proprie incursioni nelle lande del minimalismo. Si genera così una infusione sonica radicale e transatlantica nella quale il valore della componente underground, secondo le stesse parole di Mazurek, è quello della trasposizione in una musica totalmente libera della protesta contro la costruzione di muri e confini. Il cammino di una notte attraverso gli specchi è metafora della ricerca del percorso in uno spazio indefinito dai limiti di tempo.

Voto: 8/10
Sergio Spampinato

Audio

Inizio pagina