SDH A Mickey Finn At The Nemo Point Hotel

Il buon vecchio, ma sano e vigoroso, punk-rock che non muore mai. E a tenerlo in vita e in ottima salute trattasi in questo caso dei reatini SDH che mai nel corso degli anni hanno abiurato la causa punk perorata attraverso diversi album sempre di alto livello. Con questo "A Mickey Finn At The Nemo Point Hotel" si raggiunge un apice stratosferico di violenza sonora difficilmente eguagliabile dalle varie band pseudo punk che si spacciano per tali. Un muro del suono granitico, duro e puro e inscalfibile è infatti la cifra sonora dei SDH e se i Ramones proponevano concerti di tre quarti d’ora eseguendo una ventina di brani ecco che la band di Rieti ci propina nove brani al fulmicotone in solo venti di minuti di rara e splendida potenza sonica. Gruppo di super nicchia per eccellenza SDH non si esibiscono dal vivo e neanche segnalano strumentazione e musicisti in copertina (copertina peraltro bellissima) mantenendo un’aura di mistero e purezza che nulla concede al mainstream. Il cantato, ovviamente in inglese, urlato e sgolato rimanda in alcuni momenti all’hard-punk’n’roll dei Motorhead (Lemmy Kilmister docet) mentre il brano titolato cripticamente KR17M0 si concede un qualche respiro Ramonesiano. Da ascoltare possibilmente col volume al massimo.