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15 Marzo 2023

Rick Wakeman A Gallery Of The Imagination

2023 - Snapper Music Ltd
[Uscita: 24/02/2023]

Un giro tra i policromatici pentagrammi di una pinacoteca sonora, eco di una suggestiva ‘picture at the exhibition’, fatale e romantico dejà vu. Spalleggiato dal fido English Rock Ensemble l’incantatore dai lunghi capelli dorati del ‘seventies progressive’ Rick Wakeman ritorna a far capolino sulla scena discografica con un lavoro inedito in studio ( se non erriamo il quarantottesimo da solista , se si escludono live e cover album) a tre anni esatti dal riuscito atterraggio sinfonico su Marte (“The Red Planet”). Riavvolgendo il filo della memoria l’ex colonna portante di Yes e Strawbs, si riappropria di infantili indottrinamenti (impartiti in particolar modo dalla sua insegnante di pianoforte, la signora Symes) e dipinge tele immaginifiche ricorrendo ai rintocchi in bianco e nero del suo armamentario tastieristico composto da pianoforte, synth e moog. È l’aggraziata timbrica di Hayley Sanderson (già al fianco di Gilbert O’Sullivan e vocalist nella riedizione del 2016 del classico “The Myths And Legends Of King Arthur And The Knights Of The Round Table”) a rivelarsi elemento cruciale nell’innalzamento emozionale delle melodie tratteggiate da Wakeman, così come del resto la sincera consonanza con il resto del combo coinvolto composto dal bassista Lee Pomeroy (E.L.O., Take That, Steve Hackett e Yes), il percussionista Ash Soan e Dave Colquhoun alla sei corde. Dodici i movimenti di una scaletta che scivola via trasportata da armonie classiche di buona fattura (non conosce flessioni il talento del settantatreenne Rick), un distinguibile retrogusto anni ottanta e controllate incursioni nel decantato primordiale cosmo prog-rock. Seppur a tratti prevedibile l’ascolto di “A Gallery Of The Imagination” complessivamente si rivela gradevole, trovando in The Visitation, The Dinner Party e l’incantata My Moonlight Dream i suoi passaggi più riusciti. Probabilmente, anche se una volta distanti dalla galleria, realizzeremo che questa ennesima esperienza targata Wakeman non racchiuda in sé connotati incancellabili, non disprezzeremo il fatto di esser tornati ad ascoltare l’epico tocco di colui che si divertì a romanzare in musica le nefaste gesta delle sei mogli di Enrico VIII. Precisamente mezzo secolo fa.

Voto: 6.5/10
Alessandro Freschi

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