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1 Agosto 2017 ,

Suffocation …OF THE DARK LIGHT

2017 - Nuclear Blast
[Uscita: 09/06/2017]

Stati Uniti

 

suffocationSuffocation è il brano aurorale del tecnicismo brutal contenuto nell’indimenticabile “Altars ofMadness” con il quale i Morbid Angel hanno decretato la fine della sciagura passata alla storia con il nome fin troppo pomposo di anni ’80. Ora, il richiamo ostentato a quella esperienza indica da parte del gruppo di New York una precisa scelta di campo, tanto più che quella scelta risale al momento in cui il gruppo andava formandosi intorno al 1990; una scelta a favore della distruzione della armonia pop a forza di precisione tecnica, della creazione di melodie sincopate e dell’oblio di tutta quella protervia cotonata dalla quale il decennio successivo è uscito quasi per partenogenesi. La distanza dal momento aurorale non scalfisce l’efficacia e il rigore che, divenuti il monogramma dei Suffocation, ancora oggi è possibile apprezzare in “…Of the Dark Light”. Il poderoso incedere di Clarity Through Deprivation non sembra lasciare dubbi sulla qualità tecnica di questo nuovo lavoro né tantomeno sul suo deflagrare nelle viscere dell’ascoltatore. Non è affatto difficile riconoscere in una certa limpidezza dei concetti prima ancora che della registrazione una schiatta musicale superiore rispetto a gran parte della produzione trash metal e deathcore contemporanea.

 

Come è noto l’eleganza è nell’occhio che scruta e produce, non nell’oggetto rappresentato, e lo riscopriamo in ogni singola nota emessa da Suffocation; per questa ragione brani come la immediata Return to The Abyss possiedono il pregio della freschezza pur restando all’interno del dolce alveo del già sentito, detto e financo ripetuto innumerevoli volte. Eppure quell’unicum terrestre rappresentato dal gorgheggio livido di Frank Mullen, in grado di avvincere in un solo corpo growl e scream, non sembra conoscere la mediocrità tipica della routine. Probabilmente perché di mera routine non si tratta, c’è qualcosa di sfalsato ad ogni giro di boa dell’album, i testi si fanno di un nitore gelido e non conforme alla storia della band. Valga su tutto il definitivo «This life is only the supassage to death» contenuto in quella perla di violenza forgiata nella cucina dei Death che è The Warmth Within the Dark.

Allo stesso modo si può dire delle profondità melmose raggiunte dalla chitarra dell’altro sopravvissuto della formazione originale, Terrance Hobbs, il quale non deve più nascondere l’influenza determinante dei Cannibal Corpse, Epitaph of the Credulous è lì a darne pubblico conto. Tutto il resto è autocelebrazione, compiaciuta voglia di stupire con la facile specialità della casa, costruzione di melodie confezionate per ex nuovi adulti in cerca di strappare spazi di vita alla maturità. Tutto vero, tutto fortemente decadente. Ma se è vero che i nuovi Suffocation sono decadenti, non tutti i decadenti sono i Suffocation. 

 

Voto: 6.5/10
Luca Gori

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