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22 Giugno 2015

Christopher Lee L’aristocratico del cinema

2015 - Inghilterra

Christopher LeeForse non tutti sanno che Christopher Frank Carandini Lee (27/5/1922, Londra - 7/6/2015) era di origine italiana. Era figlio di una nobildonna che sposò un ufficiale della Royal Army. Suo cugino Andrea Carandini, archeologo, è il presidente del FAI, e da parte di padre era parente di Ian Fleming, il creatore di James Bond. Aristocratico nella vita non poteva che interpretare ruoli di nobile anche sullo schermo, e così fu scelto come Conte di Rochefort nello scatenato “I tre moschettieri” di Richard Lester (1973), ma soprattutto fu il conte per eccellenza del grande schermo, Dracula. Nelle sue 278 apparizioni tra cinema e televisione le più note sono quelle legate al principe delle tenebre, ma fu anche Sherlock Holmes e Fu Manchu. Il suo Francisco Scaramanga, in “L’uomo dalla pistola d’oro” (1974), è considerato il più riuscito dei nemici di Bond.

 

I più giovani penseranno a Lee come il mago Saruman delle trilogie tolkeniane o il Conte Dooku di “Star wars”, senza contare le molte collaborazioni con Tim Burton. Gli lord-of-the-rings-the-return-of-the-king-2003-001-christopher-lee-1000x750appassionati di rock amano ricordarlo nel cast di bizzarri cult movies come “Magic Christian” di Joseph McGrath (1969), con Ringo Starr e Peter Sellers e, soprattutto, “The wicker man” di Robin Hardy (1973), bellissimo horror esoterico, a lungo inedito in Italia, adorato invece nei paesi anglosassoni anche per la notevole colonna sonora folk. Gli interpreti di Dracula sono sempre stati personalità fortissime, come Bela Lugosi, Boris Karloff, Vincent Price, che poi però sono finite schiave, anzi vampirizzate, dal loro personaggio.

 

Il grandissimo Lee (anche fisicamente, era alto un metro e novantasei cm!) seppe evitarlo grazie al talento e all’autoironia, sebbene l’altissima statura lo limitasse nei ruoli. images (1)Diversamente dalla maggioranza degli attori inglesi non ebbe un apprendistato teatrale, ma fece la gavetta in tv e nei b-movies della Rank, dopo aver lavorato come impiegato presso due compagnie di navigazione. Fu però interpretando una piccola parte nell’"Amleto” di Lawrence Olivier che divise per la prima volta la scena con Peter Cushing, spesso suo antagonista nei film horror della Hammer. Christopher Lee era anche un cantante lirico, per la precisione basso, incise alcuni dischi e fece molte ospitate in lavori di gruppi rock, specie metal, i suoi preferiti gli italiani Rhapsody e i Manowar. Altra stranezza per un attore, si è sposato una sola volta e il matrimonio è durato per tutta la vita.

Alfredo Sgarlato

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