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19 Novembre 2013

Input/Output Doc : Il film documentario tra scelte stilistiche e dinamiche produttive Mediateca Regionale Pugliese, Bari

16 - 27 Settembre 2013 - Italia

input“Sinapsi Film: il cinema è partecipazione” 

 

Per noi tutti sono cineasti, basta avere la coscienza di voler esprimersi con il cinema, la scelta di quale strada è poi totalmente libera e autonoma.

Cesare Zavattini

 

Quanto può incidere il cinema nel nostro presente? Quante coscienze riesce a plasmare? Un gruppo di ragazzi sta portando avanti la convinzione che ci sia bisogno di produrre opere non solo per puro intrattenimento o godimento estetico ma come mezzo di esplorazione della realtà e di  trasformazione di essa. Sinapsi Produzioni Partecipate è una giovanissima associazione nata a Bari che in pochi mesi ha già all'attivo due importanti attività sul territorio. Dal 16 al 27 settembre Sinapsi in collaborazione con la videomaker Cristina D'Eredità ha promosso nella sede della Mediateca Regionale Pugliese Input/Output Doc, un ciclo d'incontri incentrato sugli aspetti più attuali legati alla produzione di cinema documentario. Più che un workshop Input/Output Doc è stato un forum, un punto di ritrovo, in cui videomaker provenienti da tutta Italia e professionisti che lavorano a contatto con le opere documentaristiche prodotte e distribuite a livello internazionale si sono confrontati e hanno cercato di delineare le possibili evoluzioni e i possibili sbocchi distributivi di un progetto filmico. Se da un lato la riflessione degli autori indaga le possibili scelte stilistiche in grado di emozionare lo spettatore, se la narrazione punta a far emergere una realtà conflittuale, ricca di tensioni, in grado di far emergere domande nello spettatore e non di consegnare tesi già confutate in partenza, la diffusione dei supporti digitali per la ripresa d'immagini porta imprescindibilmente a confrontarsi con una moltiplicazione dei punti di vista e con la crudezza delle riprese.

 

fracchiaL'utilizzo della telecamera della ripresa amatoriale, è uno dei più forti strumenti politici di quest'epoca nonchè mezzo di autodeterminazione di una comunità. Chiedendo venia per le omissioni e l'estrema generalizzazione, in queste poche righe abbiamo cercato di racchiudere le linee generali degli interventi di autori come Mario Balsamo, Eyal Sivan, Filippo Vendemmiati, Stefano Collizzolli di Zalab insieme a Hugh Purcell di Esodoc, punto di riferimento per i giovani documentaristi europei. Accanto a queste riflessioni riguardanti il panorama linguistico delle opere documentaristiche il punto fondamentale per questo workshop è stato quello produttivo. Come nasce un opera? Come far innamorare un produttore o un commission in editor della tua storia? Quali sono le più importanti manifestazioni cinematografiche attente al genere? Quali sbocchi distributivi diverranno fondamentali per le cosiddette opere indipendenti? Come si evolve il diritto d'autore nell'epoca del Copy  Left? Qual è la reale portata del crowdfunding in Italia? A questi interrogativi hanno risposto Stefano Tealdi ed Edoardo Fracchia della Stefilm, Paul Pauwels dell'European Documentary Network, Gioia Marchetti e Sabina Tranquilli della GA&A, Angelo Rindone di Produzionidalbasso.com, Silvia Sandrone responsabile di Antenna Media Torino, ufficio di rappresentanza del Programma MEDIA dell’UE, l'avvocato Marcello Mustilli, Paola Cassano del Torino Film Festival.

 

Subito dopo quest'esperienza Sinapsi Produzioni Partecipate ha lanciato il progetto Sinapsi Film finanziato dal contributo regionale Principi Attivi 2012. Attraverso un appello diffuso in rete tramite i social e un tour che ha toccato diversi luoghi della città di Bari, Sinapsi ha selezionato sessanta persone di diversa età, appassionati di cinema, che metteranno in comune le loro abilità e le loro idee nella realizzazione di un film partecipato. Professionisti e non accomunati dalla passione per il cinema decidono di raccontare in un film la realtà multiforme di una città che si appresta a divenire area metropolitana. Il cinema diventa così strumento di cittadinanza attiva e partecipazione sociale alla cosa pubblica. Nello storytelling collettivo e nella "produzione dal basso" si realizza concretamente l’aspirazione del cinema come arte sociale.

 

 

Andrea Sgobba

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