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22 Febbraio 2012

Throbbing Gristle L’Apocalisse Industriale

2011 - Industrial Records

Le ristampe Throbbing Gristle (Dicembre 2011, Industrial Records/Goodfellas, 2CD X 5)

The Second Annual Report - D.O.A: The Third and Final Report - 20 Jazz Funk Greats - Heathen Earth - Greatest Hits

 

Throbbing Gristle 

La musica “Industrial”  ha  dato vita  nel tempo ad una infinità di sotto categorie accostate a tipologie musicali come il goth ed un certo tipo di musica dance: il gruppo che può definirsi, a buon diritto, fondatore del genere è quello dei  Throbbing Gristle. La fine del 2011 ha visto l’uscita in Italia della riedizione rimasterizzata, a cura di  uno dei suoi membri, dei loro primi cinque dischi con l’aggiunta di altrettanti cd contenenti esibizioni live riferite agli stessi periodi. Al termine del contratto con la Mute nel 2011  la storica Industrial Records è stata “riattivata” portando alla realizzazione delle  suddette riedizioni rimasterizzate: “The Second Annual Report”, “D.O.A: The Third and Final Report”, “20 Jazz Funk Greats”, “Heathen Earth”, e “Greatest Hits”  i lavori in questione. L’uscita era originariamente prevista per  il 26 Settembre del 2011 ma  è stata rimandata a causa di un incendio nel magazzino della Sony a Londra. Si è quindi deciso di far uscire questi lavori con cadenza settimanale a partire dal 31 Ottobre 2011 con “The Second Annual Report” per terminare il 28 Novembre con “Greatest Hits”. Un’ottima occasione per  ripercorrere la breve ma intensa storia della band.

 

Coum Transmissions -  Le origini

Come in alcuni film però, la storia inizia con un flash-back che ci porta ad Hull, nel nord della Gran Bretagna, nel 1969:  uno studente di Psicologia e Sociologia della locale università, Neil Andrew Megson nato a Manchester da padre jazzista (e le influenze Jazz si sentiranno molto nel futuro) che è possibile vedere all’età di 5 anni nella futura copertina del disco degli Psychic TV “A Hollow Cost” e con una nonna medium che gli trasmetterà l’interesse per l’occulto, dopo una esperienza in una comune di Londra, la Exploding Galaxy che faceva dell’abbandono delle convenzioni sociali e del senso della privacy la sua regola fondamentale, forma un collettivo di art-avanguardia denominato Coum Transmissions, di cui nel 1971, entra a far parte, come segretaria, stripper e modella a sfondo erotico, Christine Carol Newby (unica donna del gruppo), ribattezzata prima da Megson,  Cosmosis ed in seguito  Cosey Fanni Tutti, nickname suggeritole dall’artista Robin Klassnick  e derivante dall’opera “Così fan tutte”. Nello stesso anno, Megson cambia legalmente il suo nome in Genesis Breyer P-Orridge e, dopo un breve scambio epistolare, incontra William Burroughs che, successivamente gli presenterà Brion Gysin, pittore e poeta Inglese, inventore della tecnica del cut-up successivamente utilizzata dallo stesso Burroghs. Gysin, già fonte di ispirazione per artisti della beat generation e musicisti quali Bowie, Jagger, Hring e Laurie Anderson, avrà una grande influenza su Orridge in particolare in merito alle sue prime idee e lavori.

 

A partire da quel periodo, le performance artistiche del collettivo diventano incentrate sull’idea di un’arte che neghi i suoi stessi dettami e stilemi e, al contrario, ne distrugga il lato mistificatore affermando la capacità di creare una formula libera da ogni cliché e opportunistica appartenenza a modelli prefissati, un’arte che porti alla presa di coscienza, da parte del pubblico, della propria miseria, delle proprie delusioni, e quindi, ad agire conseguentemente. Tali espressioni artistiche vengono propagandate da Orridge anche attraverso la fondazione di movimenti degeneri quali L’école de l’Art Infantile e il Ministero della Antisocial Security. Idee e forme espressive assolutamente fuori dai tempi legate ad avanguardia colta e talmente cerebrale da essere totalmente rifiutata dal pubblico che la scambia per pornografia, oscenità allo stato puro se non addirittura follia. Follia che però, già ai tempi, verrà notata da un certo John Peel che, intravvedendone il potenziale, e dopo una loro apertura per un concerto degli Hawkind, li invita nel suo studio per una delle famose "Peel sessions" e arriva ad affermare che proprio quella follia avrebbe potuto, paradossalmente, fungere da allerta all’invisibile pericolosità dettata dall’incoscienza quotidiana del genere umano.  Arriviamo così al 1973 quando Orridge e la Cosey decidono di allontanarsi dal collettivo che sta venendo risucchiato da accostamenti ad altri movimenti contemporanei in giro per l’Europa,  per proseguire lungo una strada che dalla provocazione iniziale passa all’ambiguità più oscura.

 

I due, che mantengono comunque il nome Coum Transmissions, arrivano a Londra ed affittano uno studio ad est, al 10 di Martello Street vicino a Victoria Park, in una zona industriale che presto li porterà a rinominare lo stesso Death Factory a causa della vicinanza ad una fabbrica dismessa. La loro raggiunta, presunta libertà artistica li porta così alle più estreme forme di sperimentazione anche alla luce della nuova esperienza parallela di Cosey come modella ed attrice di films porno,  attività che si integra alla perfezione con le performances on stage e degnamente testimoniata in “Coming of Age”,  rappresentazione del 1974 sviluppata in collaborazione con il fotografo Peter “Sleazy” Christopherson (il primo a fotografare i Sex Pistols) coinvolto, in particolare, dagli aspetti più trash dell’esperienza legata all’atto sessuale. Da quel momento le rappresentazioni dei nostri assumono una forte connotazione sessuale,  in cui il corpo diventa lo sfogo naturale di ogni più truce perversione con rapporti sessuali, secrezioni di ogni tipo, autoflagellazioni e mutilazioni apportate da e sugli stessi protagonisti delle performance, con in sottofondo messaggi subliminali recitati nientemeno che dalla voce di Charles Manson. Spettacoli immediatamente bollati come pornografia dei bassifondi, depravazione tesa solamente a colpire lo spettatore ma, guardando con occhio più attento, una parte della critica denota come questi atti sembrino simulare e mettere in scena le debolezze di una civiltà demonizzata, incatenata in una rigida morale e colpita da una vera e propria morte dello spirito. Il percorso dei nostri, superati a questo punto largamente i limiti della tollerabilità, diviene il trampolino di lancio ideale alle future esplorazioni sonore dei Throbbing Gristle.

 

I mutanti  dell'inconscio

Orridge e Cosey, infatti, decidono che è giunto il momento di cambiare nuovamente direzione,  e di utilizzare un canale espressivo che possa davvero essere libero da etichette di qualsiasi genere e, insieme a Christopherson e Chris Carter, appassionato di tecniche di registrazione, fondano, il 3 Settembre del 1975 i Throbbing Gristle. Il nome, espressione gergale dello Yorkshire e traducibile letteralmente con l’espressione "cartilagine pulsante", ma volgarmente utilizzato per indicare una fulminea erezione, contribuisce a porre l’accento sulla fisicità più fragile e allo stesso tempo viva. Il debutto avviene il 6 Luglio 1976, presso l’Air Gallery di Londra, con un concerto che viene annunciato dalla dicitura "Music From Death Factory" che descritto come rumore direttamente derivante da uno scenario di apocalisse incombente, segnato dalla distruzione urbana e dalla degenerazione umana, pone  alcune delle basi fondamentali di quello che sarà il metal-suono di marchio TG. La performance avviene in una stanza mentre la musica “appare” in una stanza adiacente: Orridge declama liriche oscure, Cosey suona la chitarra, Sleazy si occupa degli effetti speciali e trucca i musicisti con delle cicatrici mentre Carter si auto lacera con un rasoio.

 

Di lì a poco, viene posto termine all’esperienza Coum Transmissions, testimoniata dalla mostra "Prostitution", presso l’ICA di Londra tra il 19 ed il 26 di Ottobre 1976, una sorta di abuso e sfruttamento dell’industria pornografica da parte di Cosey che, con l’ausilio di Tampax in vetro, siringhe anali, travestiti a fare da guardie, prostitute e punks mischiati al pubblico, fotografie di rapporti lesbo, immagini di esibizioni dei Coum a Parigi e Milano (dove erano stati nel marzo dello stesso anno per una mostra di arte Britannica) indaga dall’interno le maglie di un tessuto nutrito, paradossalmente, dalla morale di facciata con cui tenere unito un certo timore reverenziale per i più bassi istinti umani. La mostra termina con grande indignazione del Parlamento inglese che li bolla come “Sabotatori della civiltà”, delle femministe e dello stesso circuito porno, con Cosey colpevole d’aver strumentalizzato l’industria del sesso e recato offesa, con il suo malato sadismo, alla dignità femminile, che viene definitivamente estromessa dall’industria della pornografia. Appare chiaro che ai Throbbing Gristle non interessa tanto il gradimento del pubblico né ricavare denaro o creare una nuova tendenza artistica quanto piuttosto destabilizzare il pensiero comune e liberarlo dalla falsa morale e oscurità culturale impostaci dall’alto tramite i mass-media, i governi, la chiesa. 

 

Il loro suono trae ispirazione dai Velvet Underground, dal Kraur-rock tedesco dei Can,  gli spettacoli sono realizzati nei luoghi più disparati e contrassegnati dalla volontà di mostrare i segni dello squallore del degrado urbano con i suoi lati più oscuri ed ossessivi, con le sue fabbriche, il rumore assordante, la desolazione che consegue al crollo di illusioni basate su fondamenta tanto fragili in cui l’essere umano è instabile, soggetto a mutamenti inaspettati, così come testimonia  la scelta del gruppo di cambiare durante i live anche profondamente l’esecuzione dei brani.  Grazie a Carter i TG sperimentano l'impiego di campionamenti pre-registrati e fanno un massiccio uso di effetti speciali al fine di ottenere un sottofondo sonoro assolutamente caratteristico ed estremamente distorto, a cui generalmente si accompagna il canto o il recitativo di Genesis P-Orridge. Nel frattempo, sull’onda della spinta punk, i TG fondano la loro propria etichetta discografica  - e questo è probabilmente l’unico loro punto in comune con il movimento punk, la possibilità e la scelta di affidare all’auto-produzione il proprio lavoro basandosi sulla disillusione per il ruolo delle major e la volontà di sentirsi liberi di potersi esprimere come meglio si crede, perché per il resto i TG verranno spesso osteggiati dai punks che arrivano a distruggere anche il loro furgone dopo un concerto -  che chiamano Industrial Records, un nome che diventerà un simbolo per i gruppi a venire! Il passaggio tra i Coum Transmission e i Throbbing Gristle  vede la sua conclusione ideale nel 1977 con la realizzazione del film “After cease to exist” con l’interpretazione dei Coum e la colonna sonora dei TG.

 

L’apocalisse industriale

Il titolo del film trae ispirazione da una canzone di Charles Manson, utilizzata anche dalla Gary Gillmore Society, fondata da Orridge, Cosey e Monte Cazazza, artista americano che per un breve periodo farà parte della Industrial Records e che condivide con i TG il titolo di “fondatore” della musica industrial (da ascoltare i suoi primi 7” editi proprio dalla IR) grazie anche allo slogan coniato con Orridge e fatto circolare ad arte, Industrial music for industrial people.  La GGS, fondata in onore dell’assassino Gary Gilmore, conosciuto a causa delle sue continue richieste di essere giustiziato, si farà notare per l’edizione di una cartolina in cui i tre si fanno fotografare bendati e legati a delle sedie con delle pistole cariche puntate alla testa mentre Monte Cazazza, in precedenza, aveva fatto circolare alcune foto di lui imprigionato su una sedia elettrica: una di queste, per errore, fu scambiata per  l’esecuzione di Gilmore e pubblicata su un quotidiano di Hong Kong. Questo album, subito esaurito e ristampato da Fetish Records, servirà però ad aprire gli occhi a molti altri pseudo-musicisti sulla possibilità di sfruttare violento rumorismo ed attrezzatura elettronica "casalinga" iper-economica.  Infatti, alla fanzine Industrial News prodotta dai TG, arrivano lettere da gente come Cabaret Voltaire, Whitehouse, SPK ed altri che si sono riconosciuti e immedesimati in quel tipo d'approccio.  

 

Parliamo di personaggi che all'epoca abitano ammassati in fatiscenti squat londinesi, con pochi strumenti raccattati qua e là (vecchi synth, drum machines scassate comprate per poche sterline, vocoder, lamiere e spranghe di ferro raccolte per strada) che li costringevano ad avere quel suono grezzo e slabbrato, che molto trarranno dall’esperienza TG. Gli stessi TG, nel mentre, iniziano a raccogliere le prime registrazioni su nastro che identificano con “The Best Of Throbbing Gristle Vol.I” edito originariamente solo in cassetta e "The Best Of Throbbing Gristle Vol II” che nell'edizione originale include un questionario di stampo orwelliano  in cui si richiedono tra l'altro opinioni politiche, sport praticati, ossessioni personali degli acquirenti, che verranno successivamente edite nel 2001 con il nome “The First Annual Report Of Throbbing Gristle”, uscito per l’etichetta Get Back. In queste registrazioni si iniziano ad intravvedere le basi del futuro suono a marchio TG, dal rumore futuristico digitale a mo’ di martello pneumatico con il sottofondo della voce narrante di Orridge in Very Friendly, alla cerimonia funebre di Scars of E., l’apocalisse confusa, rotta da voci tratte da radio e tv, di Whorle Of Sound e la chitarra ossessivamente distorta di Cosey in  Final Musak.  Il tutto non può che portare alla prima uscita “ufficiale” dei TG, quel “The second annual report” che esce nel Settembre del 1977 stampato in sole 785 copie (ma il gruppo successivamente affermerà di averne edite 777), successivamente ristampato a causa delle grandi richieste e che verrà poi considerato da molti il vero manifesto della musica Industrial.

 


The Second Annual Report -  D.O.A The Third And Final Report (Dead On Arrival)

Il disco prosegue sulla linea decadente e di post-distruzione introdotto da un aereo da guerra che vola a bassa quota in Industrial destruction, e propone diverse versioni dello stesso brano che passano dalle ripetizioni monotonali  e curate a quelle più drammatiche e claustrofobiche delle tre versioni di Slag Baith,  o come nelle quattro versioni di Maggot Death dalla diversa intensità strumentale tra i sintetizzatori che sovrastano la voce di Orridge nelle versioni in studio, le incursioni chitarristiche di Cosey nella versione live at Rat Club alla versione live in Brighton con Orridge che insulta il pubblico presente (e basta) al delirio digitale della versione Southampton. La side B, invece, è una suite di venti minuti circa a documentare il passaggio dai Coum ai TG, con la presa di coscienza dell’apocalisse di cui ci rimane solo il rumore sintetico;  lo spleen adolescenziale lascia il posto a sirene urlanti, industrie da catena di montaggio, aerei e voci in lontananza. Questo giocare con un immaginario in costante mutamento, le molteplici suggestioni che i vari momenti possono generare a seconda degli stati d’animo assumono, nel secondo lavoro della band, un ruolo più accessibile. “D.O.A The Third And Final Report (Dead on Arrival)”  esce nel 1978, le prime mille copie mostrano sulla copertina una bambina su una sedia in una cameretta mentre sul lato in basso a destra appare un’altra bambina su un letto come segregata, mentre le successive mille copie recano una falsa tracklist di sedici tracce tutte della stessa durata.

 

Il singolo United,  uscito come B-side di Zyclon B Zombie subito dopo “The second annual Report”, che darà ai TG una discreta popolarità principalmente a causa della sua discreta “accessibilità”, qui viene compresso in sedici secondi rispetto ai suoi originali quattro minuti, grazie ad un fast-forward del nastro. Paragonato al primo lavoro, questo appare un disco vero e proprio,  andando ad assecondare una volontà di passare da una forma/espressione fatta di improvvisazione ad una più di ricerca sonora. Le note di copertina recitano ’Qualche parola a proposito di questo disco: per varie ragioni, abbiamo deciso di includere una ‘solo track’ per ciascuno dei quattro membri del gruppo. Pensiamo che possiate trovare questo illuminante’. Questa “esperienza” dei brani interamente concepiti dai singoli musicisti, in stile Pink Floyd di “Ummagumma”,  porta ad una ricerca individuale che fa emergere alla superficie i principali aspetti dei singoli componenti, dalla voglia di apparire come una anti-star maledetta di Orrige, ai deliri synth-pop digitali di ispirazione Abba e Kraftwerk di Carter in AB7/A passando per Cosey che maneggia paesaggi sonori dallo spirito evocativo e con lo sfondo di apparentemente rassicuranti voci di bambine in Hometime arrivando a Sleazy che appare il più radicale e concettuale coi suoi inquietanti montaggi burroughsiani dove proprio la figura di Sleazy fa intuire quella che forse rappresentò la marcia in più del gruppo nell’avere tra le proprie file un artista più visuale e concettuale che musicista.

 

La ricerca dei TG comincia così ad assumere un’identità sempre più delineata e caratterizzata dalla sperimentazione più strana come nell’utilizzo di un nastro trovato nei rifiuti fuori dagli uffici della IBM  inviato al gruppo da Mark Eyles e rigenerato da Carter fino a farlo diventare il protagonista di IBM,  il brano di apertura del disco.  Particolare anche l’utilizzo di registrazioni live in presa diretta che, se in Valley of the shadow of death sono rappresentati dai tentativi di adescamento di giovani da parte di Christopherson, in Weeping, il brano concepito da Orrige con l’ausilio di quattro tipi di violini acustici attraverso un effetto “space-echo” suonato ed arrangiato da Orrige assumono, unite alla liriche scritte dello stesso in collaborazione con Ewa Zajac (la madre della bambina in copertina), una connotazione industrial-folk anticipatrice delle successive tendenze digitali. Ci sono altri esperimenti come l’utilizzo inalterato della segreteria telefonica del loro ufficio per  Death treats o Wall of Sound,  registrata in occasione di cinque differenti eventi l’anno precedente, successivamente montati insieme e tesi a sfidare in maniera devastante le orecchie dell’ascoltatore e che ci riporta alle atmosfere del primo lavoro.

 

Non mancano neppure gli episodi di delirante estasi sintetica, dalle urla lancinanti di Hit By A Rock agli spasmi visionari di Blood On The Floor, dalle dicotomie sonore passando per diversi canali radio di E Coli  alla paranoia strisciante di Hamburger Lady. Nella successiva versione in CD appaiono anche  i due singoli usciti immediatamente dopo per l’etichetta francese Sordide Sentimental, nel 1979: quella che da monotona diviene ipnotizzante suite per industria metalmeccanica Five Knockle Shuffle, perfettamente contestualizzata dal variare di tono della voce di Orridge, sino all’isteria brutale di una traccia del 1976, contenuta anche in "The Best Of Throbbing Gristle Vol. II", intitolata We Hate You (Little Girls). Con questo disco, i TG sembrano così continuare il loro progressivo allontanamento dall’avanguardia e si avvicinano maggiormente ad una forma canzone seppur fatta di inquietanti microcosmi digitali alternati ad apparentemente rassicuranti scene di vita quotidiana.

 

20 Jazz Funk Greats

Ma ecco che, proprio come nelle esperienza dei Coum, quando il suono dei TG sta per diventare un qualche tipo di segno distintivo, i nostri reagiscono nuovamente alla possibile etichettatura e rinforzano il potenziale eversivo della band che arriva a sformare nel 1979, “20 Jazz Funk Greats”. Il disco è concepito interamente  in studio (novità assoluta per la band) e la copertina viene realizzata sulla scogliera denominata Beachy Head, sulla costa a sud dell’Inghilterra vicino a Eastborne e molto nota all’epoca, oltre che per essere la più alta in Gran Bretagna,  per essere uno dei luoghi al mondo più utilizzati dagli aspiranti suicidi. In contrapposizione a ciò, i nostri appaiono sorridenti, in abiti comuni sullo sfondo di prati verdi mentre, in una successiva riedizione su CD del 1991 edita dalla Mute Records, la cover é in bianco e nero e davanti ai nostri giace  un corpo maschile nudo ed apparentemente morto. La musica all’interno del disco ora sembra tralasciare la confusione delle precedenti incisioni e porre l’attenzione sulla struttura, confrontandosi maggiormente con la forma-canzone.

 

Dovremmo chiedere ai protagonisti se questo fu più un tentativo di normalizzazione oppure un nuovo atto di destabilizzazione teso a confermare l’ennesima delusione delle aspettative di chi si stava interessando al fenomeno TG ma, in ogni caso, probabilmente, proprio in questa continua seppur breve vitalità risiede la loro grandezza. Tutto gioca a favore del dinamismo, dell’imprevedibilità su un tessuto chiaramente ispirato dalle sonorità di  Brian Eno, dove i Throbbing Gristle  innestano i loro rumori, i lunghi lamenti elettrici, il loro senso di desolazione, angoscia ed impotenza, alternandoli a riverberi jazz e rumori mandati in loop  come in Tanith, con le sue ipnotiche basi o come nella tromba della title-track iniziale, o nelle sonorità ambient di Beachy Head oppure Exotica con in primo piano il vibrafono di Orridge.  Still Walking e Walk a day sono suite per fabbriche metalmeccaniche caratterizzate da una batteria elettronica ossessiva e travolgente, mentre in Persuasion e Convincing People l’attenzione è rivolta alle liriche che  affrontano tematiche relative alla capacità di persuasione dell’individuo, ed alle tecniche utilizzate per la creazione e controllo del consenso delle masse. Ma si arrivano anche a toccare in  Hot on  the heels of love  livelli di sensualità da disco-music per anime tormentate. Six Six Sixties in stile velvetiano pone la parola fine ad un opera davvero variegata, fatta di inni alla morte e ritmiche da discoteca alternativa, ricerche sonore e di contenuti sempre nell’ottica di disattendere chi sta cercando di etichettarli.

 

Heathen Earth – L’inizio della fine

La capacità di mutazione dei TG si manifesta anche nel successivo lavoro “Heathen Earth”, registrato negli studi della Death Factory il 16 Febbraio del 1980 e pubblicato nel Giugno dello stesso anno la cui copertina dal fondo nero, ci mostra il numero 23 (di significato cabalistico) sopra alla dentatura digrignata di un cane mentre nell’angolo in alto a sinistra appare la scritta "…can the world be as sad as it seems?"  frase estrapolata dal una canzone del più volte dai nostri citato, Charles Manson. Durante la realizzazione del disco, Monte Cazazza filma un VHS, a testimoniare il tutto, che uscirà un anno dopo. L’opera è, in realtà, un live album dove le tracce dalla prima alla ottava documentano la loro performance del 16 Febbraio 1980 eseguita tra le 8.10 e le 9.00 del mattino mentre, la traccia nove è di una loro performance del 6 Giugno 1978 e la decima è tratta da una performance dell' 8 Maggio 1978.  La prima stampa viene limitata, come per il primo disco, a sole 785 copie in vinile blu mentre la successiva ristampa avverrà su vinile nero. Il disco conserva un approccio industrial dalle sonorità oscure e lancianti con macchine pronte a prendere vita dove i suoni digitali di Carter appaiono minimali come in The world is a war film mentre Dreammachine ci riporta alla mente le prime angoscianti jam sessions della band. Dialoghi dilatati nel buio di Still talking, ritmi dance-goth in Don’t Do As You’re Told. Le altre due tracce “aggiunte” sono Adrenalin sempre di stampo techno-dance e Subhuman, che ci parla dello sdegno di fronte ad un accampamento di Rom stabilitisi nei pressi della Death factory.

 

Al disco, fanno seguito un serie di esibizioni live  che consacrano la loro acquisita dimestichezza con questa dimensione. La prima, è “Funeral In Berlin”, registrata il 7 Novembre del 1980 all’SO 36 di Berlino, e uscita per la Zensor nel 1981 mentre l’8, sempre all’SO36, si esibiscono lasciando come testimonianza importante il 12 pollici uscito per la Fetish nel 1981 di una versione live  del singolo Discipline, marcia industriale, all’insegna del feroce e delirante  dick-tat: ‘Discipline, I want discipline’, ripetuto fino all’ossessione e interrotto solo da una strana, paradossale chiusura di carillon. Entrambe le performance saranno poi edite in un Box-set di 10 CD contenenti esibizioni live e realizzato da Carter dal titolo “TG+”  che acclude anche 5 lastre di metallo delle dimensioni di un biglietto da visita, ciascuno dei quali è una variante del logo TG. Discipline ci viene, poi, riconsegnata nello stesso Box-set, anche in un’altra versione live del 4 Dicembre 1980, al Rafters Club di Manchester, ancora mutata in una versione più pulita e robotica della precedente. Nel Febbraio del 1981, i TG realizzano durante il Berlin Film Festival  “In The Shadow Of The Sun”, colonna sonora improvvisata, e definita da Orridge “ambient video”,  dell’opera omonima del regista Derek Jarman, insieme di frammenti girati in super 8 dal 1974 al 1981.  Il disco, suddiviso in due lunghe parti, è lo specchio fedele dell’approccio cinematografico del regista, fatto di immagini sovrapposte, colori alterati, movimenti rallentati e fluidi,  alterazione delle percezioni in cui il rumore sembra rinchiuso all’interno del cervello, in un ascolto labirintico, dando vita ad una esperienza sonora non facilmente condivisibile e che li porta ad essere accostati a gente come Brian Eno, i Pink Floyd ed al Kraut rock di gruppi come gli Ash Ra Tempel.

 

Mission Of Dead Souls - Lo scioglimento - Gli Psychic TV

Nel Marzo dello stesso anno, viene registrato a Roma, negli studi di Radio Tre Rai, "Journey Through A Body”, ultimo lavoro in studio, immediatamente prima che la band si sciolga. Opera realizzata senza aver pianificato prima alcuna canzone, concettuale e priva di compromessi, dall’impatto sonoro intriso di rumori brutalmente e ambiguamente umani, causati dal rimescolamento continuo allo smascheramento della morale cattolica di Catholic Sex  dissacrata nelle sue stesse icone, tombe moraliste su cui danzare tra eco chirurgiche e lamenti infantili di Medicine, soffocati dalle voci degli stessi dottori impegnati in asportazioni di organi, al piacere doloroso di vittima e carnefice dello stupro di Violentia (The Bullet). Il 29 Maggio del 1981 il concerto dal titolo emblematico di “Mission Of Dead Souls”,  che si svolge a San Francisco firma lo scioglimento della band.  In questo spettacolo, i TG appaiono animati dalla volontà di lasciare un ricordo che  sia il più denso, angosciante, duraturo possibile, e danno vita a un devastante sabba capace di mettere in scena un vero e proprio teatro delle crudeltà, aperto dalle terrificanti e dolorose invocazioni di Dead Souls e dal EBM tribale di Guts On Volk proseguendo minaccioso e oscuro, la trance è amplificata dagli ossessivi rumori di lamiere raschiate di Looking For The Oto, cascate ribollenti di suono deragliante incarnate dalla possente drum machine, alle cerimonie di sepoltura clandestina sotto le macerie di una città in sgretolamento di Funeral Rites.  

 

In piena coerenza con la loro abitudine di stravolgere la struttura di ogni brano durante le performance live, viene proposta Persuasion U.S.A, dal basso confuso con altre indecifrabili voci a rendere ancor più complesso il tappeto sonoro, già pregno del recitato incombente di Orridge mentre l’esibizione si conclude con la diabolica Discipline (reprise). Viene anche realizzato un  VHS di questo live che verrà edito dalla Target video in formato NTSC per il mercato americano nel 1983 e, successivamente, incluso come DVD nel box-set di 7 DVD video “TVG”  uscito in sole 2000 copie nel 2005 e venduto unicamente sul sito della band. Nella versione in CD, uscita nel 1991 per Alpha Records, ci sono anche altre due canzoni: Distant Dreams (Part Two) e Something Came Over Me realizzate in studio e, originariamente, realizzate come singoli. Poco dopo, complici vari dissapori interni, il gruppo si separa e Cosey dichiara semplicemente ‘I TG si sono separati perché io e Genesis ci siamo separati!’ Successivamente, Orridge si sposa a Tijuana con Alaura O'Dell (aka Paula P-Orridge) e insieme a Christopherson e Alex Ferguson degli Alternative TV formano gli Psychic TV (dove, da una idea dello stesso Ferguson, Orridge rappresenta la parte Psychic e Ferguson la parte TV). Epico (entrato nel guinness dei primati!) il loro tentativo di realizzazione di 23 dischi in 23 mesi (il 23 ritorna in riconoscimento dell’enigma del 23).

 

In realtà, riescono a realizzarne “solamente” 17 dichiarando che ogni disco è un manifesto della filosofia del movimento  Situazionista Internazionale di Burroughs.  In seguito Christopherson abbandona il progetto per fondare, insieme a John Balance (anche lui membro degli Psychic TV) un’altra band seminale del periodo, i Coil, per  una partnership che dura 23 anni, fino alla morte accidentale di Balance il 13 Novembre 2004, nella loro casa di Weston-Super-Mare. Christopherson si dedica anche alla produzione di video, suo antico amore, e produce lavori per artisti quali Diamanda Galas, Marc Almond, The The, Paul McCartney e Robert Plant. Chris Carter e Cosey Fanni Tutti danno vita al progetto, che riprende le strade synth di D.O.A., Chris and Cosey che, nel duemila, in onore al cambio di millennio, mutano in Carter Tutti  e durante la loro carriera collaborano con artisti del calibro di Current 93, Erasure, Eurythmics e Robert Wyatt. 

 

Orridge, intanto, negli anni novanta continua la sua sperimentazione portandola ancora più all’estremo con l’aiuto della seconda moglie Jacqueline Breyer (aka Lady Jane) con la quale decide, piuttosto che avere figli,  di creare un terzo essere denominato “Pandrogino” frutto della trasformazione fisica di ciascuno dei due nell’altro attraverso periodici interventi di chirurgia estetica Questo aspetto della vita di Orrige è ben documentato nel film The Ballad of Genesis e Lady Jane"  recentemente presentato al Torino Film Festival.  Nel 1998, Orridge pone fina all’esperienza Psychic TV per fondare i Thee Majesty, un progetto di 'Spoken-word acts' (esibizioni a stampo poetico basate più sul parlato che sulla musicalità). La loro prima esibizione è nel 1998 a Stoccolma ad un festival internazionale di Spoken Word che vede anche la partecipazione di Michael Gira (già leader dei newyorkesi Swans) e la formazione prevede P-Orridge, Larry Thrasher (anche lui già negli Psychic TV), Bachir Attar, and Chandra Shukla.

 

Successivamente, il gruppo si esibisce a New York e San Francisco ed altre date a supporto dei Pigface (supergruppo industrial con membri dei Ministry, Skinny Puppy ed un Trent Raznor pre NIN) ed  il 1° Maggio del 1999 si esibiscono alla Royal Festival Hall a Londra, in concomitanza con l’ultimo concerto degli Psychic TV (un po’ come era avvenuto per il passaggio Coum Transmissions/Throbbing Gristle). Lo spettacolo viene denominato “Time’s Up”, che sarà poi anche il titolo del disco d’esordio dei Thee Majesty che verrà edito dalla The Order of the Suffering Clown. Questo però  rimane un progetto a luce intermittente, si esibisce sporadicamente in festival, art-events ed altre locations in giro per l’Europa e gli States realizzando pochissimi albums in studio e termina (almeno per il momento) la sua esperienza nel 2009 dove il gruppo si esibisce in uno show, al Centre Pompidou di Parigi, basato sulle esperienze Transgender di Orridge, molto acclamato dalla critica.

 

TG Now – La rinascita dei mutanti

Nel frattempo, a riconoscimento dell’importanza ricoperta dai Throbbing Gristle in quegli anni, escono una moltitudine di dischi testimonianze dei loro  live, alcuni curati dagli stessi membri dei TG come quello edito nel 2002, un Box-set di 25 CD (!) dal titolo “TG24” mentre nel 2004 esce il già citato “TG24+”  che raccoglie i loro ultimi dieci  spettacoli. Questi cofanetti raccolgono registrazioni che in origine erano state pubblicate solo su cassette e vinili singoli, sia ufficiali che non.  Dopo che erano state a lungo indisponibili queste ristampe hanno rinnovato l'interesse del pubblico e della critica per il lavoro del gruppo. Nello stesso anno escono per la Mute "The Taste of T.G.: A Beginner's Guide to the Music of Throbbing Gristle" dal disturbante taglio della lingua della copertina opera di Sleazy, una raccolta di 14 brani estratti dai primi quattro album della band, più due tracce live ed Exotic Functions tratta da  "Journey Through a Body", senza però ripetere l'effetto "Greatest Hits", da cui vengono riprese solamente tre canzoni; e "Mutant TG",  un disco di otto brani remixati sia dai TG che da musicisti di musica elettronica come Carl Craig e Simon Ratcliffe,  un'opera poco rappresentativa dello stile del gruppo, forse un tentativo di mostrarsi capaci di attualizzarsi e pronti a tornare attivi. I TG vengono così contattati  per esibirsi nel maggio 2004 al RE~TG festival, ma la manifestazione viene cancellata a causa dell'eccessivo aumento dei costi e dei problemi organizzativi.  I nostri decidono però, di esibirsi ugualmente, lo stesso giorno in cui avrebbero dovuto partecipare al festival, all'Astoria di Londra. Lo spettacolo viene filmato ed entra a far parte del materiale proposto nel già citato cofanetto di DVD “TVG”:  si tratta, a tutti gli effetti, della prima esibizione dal vivo dei Throbbing Gristle dopo quasi 23 anni!

 

Sempre nel 2004, i quattro si riconciliano e decidono di registrare nuovo materiale che intitolano "TG Now”, un disco registrato proprio all’Astoria  di quattro tracce che esce in 12” in tiratura di 500 copie e 3000 in CD. Il disco appare adeguato ai tempi e ripulito di quello stile Lo-Fi degli inizi, ma mantiene le inquietudini, i deliri e lo sferragliamento metallico delle opere precedenti. Il 2004 si chiude con un live a Camber Sands nel Sussex, dove i nostri dedicano il concerto ed il CD che ne seguirà a titolo “A souvenir of Camber Sands” edito dalla Grey Area, sotto etichetta della fedele Mute, all’appena scomparso John Balance. Il gruppo riformato si esibisce anche in un concerto, fatto di due differenti sets, a Torino durante il Traffic Festival il 29 giugno del  2005. Il 29 dicembre 2005 all'Istituto KW per l'arte contemporanea di Berlino viene inaugurata una mostra intitolata  'Industrial Annual Report'. Si tratta di un'ampia retrospettiva di opere grafiche e documenti storici creati dai Throbbing Gristle curata da Markus Müller in collaborazione con Cosey,  e per l’occasione i TG suonano due date alla Volksbühne di Berlino il 31 dicembre 2005 e il 1º gennaio 2006.

 

Il primo dei due spettacoli è  un concerto vero e proprio, mentre il secondo è una riedizione della improvvisata colonna sonora per la proiezione del film di Derek Jarman “In The Shadow Of The Sun”.  Arriva così il momento di iniziare a lavorare ad un nuovo disco vero e proprio. Esce così il 2 aprile del 2007 edito dalla Side-Line con un anno di ritardo rispetto al previsto e non per la Mute come deciso in origine, “Part Two – The endless not” che ci restituisce, mutamenti fisici di Orridge a parte, un gruppo ancora perfettamente calato nella sua dimensione. L’artwork è ancora una volta curatissimo, tanto che le prime 4000 copie contengono in allegato un Totem realizzato, a seconda delle versioni, in osso, rame, gomma o legno. Viene anche realizzato un quinto Totem per l’edizione giapponese del Cd, realizzato in acciaio, mentre esiste anche un sesto Totem in oro a 23 carati di cui esiste un’unica copia. I Totem sono stati realizzati in Thailandia sotto la supervisione di Christopherson mentre la copertina è una foto del monte kailash eseguita da Martin Gray.

 

Per quanto riguarda l’aspetto musicale, si riprende l’idea di D.O.A. di avere una traccia concepita esclusivamente da ognuno dei quattro membri del gruppo, mentre le innovazioni tecnologiche di laptop, effetti sonori, campionamenti e moderne tecnologie digitali non può che portare giovamento al suono dei TG che ora appare persino più profondo, maggiormente stratificato tra l’ambient e l’industrial, ma dove soprattutto molto belle appaiono le “canzoni” vere e proprie come la forma jazz cara ai TG di Rabbit Snare, oppure l’industrial-blues di Almost a kiss. Sempre nel 2007, viene realizzato il Video Box-set “TGV” con accluso un booklet di 64 pagine graficamente concepite da Christopherson. Dall’1 al 3 Giugno 2007, presso l’ICA di Londra, I TG realizzano una session aperta al pubblico basata su una loro rielaborazione del disco di Nico "Desertshore".  Le sessions della durata di due ore l’una si svolgono per due volte al giorno (pomeriggio e sera) e vengono racchiuse in un box-set di 12 CD-R dal titolo “The Desershore Installation”,  in tiratura limitata e venduto unicamente per posta tramite il sito web della band e che oggi ha raggiunto un valore di circa 800 Euro. L’idea è di ri-editare il materiale raccolto e farne una ulteriore pubblicazione su Industrial Records, ma la successiva morte di Christopherson ha bloccato il tutto e si parla di una sua realizzazione nel 2012.

 

The Third Mind Movements - Gli X-TG - La fine definitiva

La band esegue il 6 Giugno del 2008 a Parigi una re-interpretazione del loro disco d’esordio "The Second Annual Report” a segnarne il trentennale e la performance viene pubblicata in una limited edition in vinile di 777 copie (lo stesso numero di copie edite del disco d’esordio, così dichiara il gruppo. anche se altre fonti le attestano a 785).  Nel Giugno del 2009  la Americana Dais Records pubblica in 500 copie un LP a nome COUM Transmissions dal titolo  “The Sound Of Porridge Bubbling”, contemporaneamente i TG durante una esibizione nell’aprile dello stesso anno al Coachella Festival ed altre date a Los Angeles, New York e Chicago rendono disponibile un nuovo lavoro, “The third mind movements”, che è la risultante di alcune jams registrate durante le sessions di Desertshore. Sempre nel Giugno del 2009, i TG si esibiscono al Statens Museum for Kunst di Copenhagen per un live composto di due differenti sets, dal titolo di  “The Sky is thin as Paper here”  (il concerto è stato registrato ma non è, al momento, ancora stato inciso in forma ufficiale). Avviene anche una collaborazione con l’artista Galles Cerith Wyn Evans per un’opera intitolata A=P=P=A=R=I=T=I=O=N che viene esposta a Tramway, Glasgow dal 7 di Agosto al 27 Settembre 2009: i Throbbing Gristle contribuiscono con una colonna sonora multicanale, diffusa attraverso una installazione di 16 diffusori audio a pannelli che Evans incorpora nella sua scultura.

 

Nel Novembre 2009 i nostri realizzano a marchio Industrial Records una loro versione della Buddha Machine (una sorta di piccolo music loop player ideato dal duo di musica elettronica FM3 con base a Pechino, che nel 2005 inspirandosi ad un apparecchio che riproduce alcuni canti Buddisti, realizza un oggetto delle dimensioni di un pacchetto di sigarette e con un solo bottone che riproduce samples della durata variable dai 5 ai 40 secondi) in collaborazione con Christiaan Virant (membro degli stesi FM3) chiamato Gristlesim.  Lo strumento offre molti più loops  a circa il doppio della frequenza della Buddha Machine e viene venduto in tre colori: nero, argento e rosso. Il 29 Ottobre 2010, alla vigilia  di un loro concerto a Bologna, I TG annunciano sul loro sito che Orridge non desidera più collaborare con gli altri membri, che però non rinunciano all’impegno assunto e si esibiscono nella data Italiana del 2 Novembre con il nome eloquente di X-TGe con tale nome e formazione portano a termine un breve tour. Tuttavia Orridge fa subito marcia indietro affermando che lui non ha lasciato la band, ma semplicemente ha smesso di partecipare al tour in corso e che una ulteriore spiegazione verrà fornita quando le cose tra i vari membri del gruppo verranno chiarite.

 

Purtroppo però  il 24 Novembre dello stesso anno Christopherson muore durante il sonno, nella sua casa in Thailandia, all’età di 55 anni e come conseguenza di questo tragico evento, la band si scioglie. I Throbbing Gristle, con il loro operato al confine tra espressione artistica bisognosa di confrontarsi con il pubblico più che con le gallerie d’arte, e le loro sonorità sempre alla ricerca dell’esplorazione delle forze oscure che dominano uno scenario futuristico fatto di angosce interiori, violenze sessuali e non  e paure indotte dall’alto, hanno rappresentato un ideale punto di partenza per tutta quella musica che oggi conosciamo appunto come Industrial, e molte sue derivazioni di stampo dance ma dalle tematiche ed atmosfere comuni agli ideali dei nostri.  Riascoltando le ristampe dei primi lavori dei TG se già non siete loro estimatori ma avete confidenza con gruppi della scena Industrial degli ultimi vent’anni, vi capiterà sicuramente di trovare analogie non solo nelle sonorità ma anche nella volontà di esorcizzare certe paure che sono di tutti noi.

 

Anche se la scena industrial attuale ha in qualche modo “commercializzato” e reso più accessibile (seppur ad un pubblico ristretto) il suono di iniziale totale rottura dei Throbbing Gristle, va dato atto a Orridge e soci di aver “creato” attraverso le loro esplosioni soniche un pubblico abbastanza aperto da poter poi contaminare altri ambiti come la dance, l’ambient ed il rock. Certo oggi, forse, l’avvento di internet e le mutate modalità di fruizione della musica che hanno portato da una parte ad una maggiore accessibilità di certe realtà underground  ma, dall’altra, alla possibilità di sentir parlare un vostro amico dell’ultimo disco dei Suicide Commando come di  un disco di semplice intrattenimento e senza ben sapere cosa c’è dietro, rischiano di far apparire quasi  come superati questi vecchi rumoristi che hanno scosso le fondamenta culturali dell’Europa degli anni ‘70/’80… almeno in attesa di una nuova spinta altrettanto dirompente.

 

Ubaldo Tarantino
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