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5 Giugno 2012

TURBONEGRO + PEAWEES 5 maggio 2012, Vans Off the Wall Contest, Varazze (SV)


turbonegro liveIl Contest

Il concerto era inserito in un Contest di skate sul molo di Varazze giunto alla terza edizione, organizzato da una nota casa d'abbigliamento del settore:  l’iniziativa avrebbe dovuto portare  - come alla fine è successo - nel nostro ridente borgo un sacco di gioventù dai capelli colorati e dai vestiti inconsueti, definiti  invece – giuro, l'ho sentito con le mie orecchie - pericolosi black block!  Un'occasione per incrementare esponenzialmente le presenze e per moltiplicare le parche vendite del commercio, e cosa fa l'organizzazione di categoria? Invita i negozi a chiudere, a militarizzarsi e i cittadini a barricarsi in casa. Varazze (SV) è un paese che, chiusa ogni tipo di attività produttiva, vorrebbe vivere solo di turismo, ed  invece ha boicottato un'iniziativa di caratura internazionale, l'unica prevista in tutta la stagione. 

 

 

Peawees,  Those Furious Flames, Salmo, Doomtree     

Ma veniamo alla cronaca dei concerti: quando arrivo l'esibizione del primo gruppo è già cominciata, si tratta degli elvetici Those Furious Flames, con il loro hard-rock piuttosto manieristico ma in fondo non così disprezzabile. La loro esibizione non mi esalta ma certamente neanche mi deprime, chi ha a cuore certi suoni sembra apprezzare ed io non posso che esserne felice. E’ quindi il momento dei miei adorati Peawees. I grandissimi rockers spezzini salgono sul palco ed è subito punk'n'roll, il loro è un suono molto americano figlio degli X, dei Gun Club e dei  Social Distortion e a me fa letteralmente impazzire. I pezzi nuovi si intersecano con quelli storici ed è puro godimento, sotto il palco non c'è l'atmosfera delle grandi occasioni che i nostri meriterebbero ma poco male, io sono in sollucchero. Il set dura poco più di mezz'ora ma è sempre un piacere vederli dal vivo: usufruisco del mio pass e vado nel backstage a salutarli, sono infatti amici di vecchia data; loro si dicono in fondo soddisfatti pur affermando (e io sono perfettamente d'accordo) che il loro suono meglio si adatta a un piccolo club che a un happening all'aperto come questo; l'occasione però di esibirsi davanti a un pubblicopeawees live varazze ampio e variegato come quello di questa serata era comunque da cogliere e loro l'hanno fatto.

 

Un'avvertenza a chi mi sta leggendo: se ne avete l'occasione non perdeteveli i Peawees, sono uno dei migliori gruppi rock'n'roll italiani, provare per credere! Passano una ventina di minuti scarsi e il turnover non è dei più dolci: è la volta di Salmo e del suo hip-hop screziato di elettronica "cattiva" e di robuste dosi di dubstep. Il pubblico, che nel frattempo si è notevolmente infoltito, dimostra di gradire e sotto il palco si scatena il pogo dei più giovani, fra i quali il mio erede diciottenne. Il suono del rapper sardo non è certamente ciò che prediligo ma bisogna riconoscergli un'energia davvero coinvolgente e delle rime assolutamente da non sottovalutare. Il suo concerto è un massacro per chi lo vive con la giusta partecipazione e lascia nell'aria una piacevole sensazione di adrenalina; nessuno si é fatto (troppo) male e ciò che resta é il sudore e la gioia dei fan, che possono dirsi indubbiamente molto soddisfatti. Tra Salmo e chi li segue, i rapper americani Doomtree, il salto non dovrebbe essere troppo grande ma la realtà dimostrerà il contrario. Il combo d'oltreoceano, nonostante un'immagine molto accattivante (sono di una tamarraggine che rasenta il sublime), sciorina un suono piatto e prevedibile e dopo un paio di pezzi mi ha già annoiato.

 

Turbonegro

Ma il clou della serata sta per avvicinarsi, i mitici Turbonegro stanno per esibirsi davanti al nostro piccolo palazzo d'inverno (leggasi palazzo comunale). Devo essere brutalmente turbo negro live varazzesincero, ero molto dubbioso sulla performance dei rockers norvegesi: chi ha avuto la fortuna di vederli in passato, con la formazione originale che allineava il grande Hank Von Helvete come frontman, non poteva non serbare un grande ricordo di loro ed il timore che l'inserimento di nuovi elementi - Tony Sylvester lead vocal al posto di Von Helvete - e la dura legge degli anni che passano potesse rovinare questo ricordo in fondo c'era, e non era poi così peregrino.  Tutte la paure sono però fugate da un solo brano, si inizia con All my friends are dead ed è subito delirio, il nuovo cantante non avrà il carisma di Hank ma si dimostra un buon frontman e la tigre che porta tatuata su di una pancia a dir poco prominente non può che fargli guadagnare ulteriori punti simpatia. La performance prosegue alternando vecchi e nuovi pezzi - tra cui il nuovo single You Give Me Worms - e mentre sotto il palco si poga con allegra durezza i minuti sembrano volare ed in un attimo è la volta della splendida King of the rodeo: la urlo a squarciagola mentre la mia schiena subisce i tormenti di un santo da esagitati rockers dal testosterone a mille.

 

turbonegroIl gruppo saluta e ringrazia ma nessuno abbandona la sua postazione, c'è ancora troppa voglia di rock'n'roll e la band non si tira indietro: torna sullo stage decisa a darci il colpo di grazia. I bis sono da urlo: Age of pamparius, Are you ready, I got erection, il meglio del meglio, brani che si possono definire dei veri e propri classici; l'eccitazione è al top, sono come un bambino la mattina di natale.  Il concerto è finito, dietro di loro i Turbonegro lasciano una scia di energia che rende l'aria di una frizzantezza inebriante; il cielo, che aveva minacciato sfracelli per tutta la serata, e che per fortuna non aveva mantenuto le più fosche previsioni, lascia scendere alcune gocce di pioggia che sembrano una benedizione. Ci si guarda increduli e spossati e la voglia di andarsene è ai minimi storici. Varazze per una notte è stata capitale alla faccia dei troppi gufi che speravano ardentemente che ciò non accadesse: una serata così sarà ricordata per anni da chi ha avuto la fortuna di viverla come un evento incredibile. 

 

 

TurboNegroTURBONEGRO NEWS:

Il  tour europeo di Turbonegro, iniziato proprio a Varazze il 5 maggio, toccherà vari paesi (compresa la natia Norvegia) per 17 concerti in giugno-luglio-agosto, per culminare con l'esibizione al Reading Festival il 26 agosto 2012. Il nono album - il primo con la rinnovata formazione - della band, "Sexual Harassment" ("Molestia Sessuale"), uscirà il 19 giugno 2012 per Volcom Entertainment.

Luca Calcagno

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