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11 Ottobre 2013

The Rolling Stones Rock Fiction 1 – “Dirty Work”

1986 - Virgin Records

dirty workPrima i soldi e poi l’amore baby ...  (video)

 

Questo è un disco figlio (di puttana) degli anni 80: prima i soldi e poi l’amore baby... quello finto ovviamente, veloce e senza sentimento. Un colpo e via. Quello dei suoni plastificati di questo sporco lavoro degli Stones, suonato sotto l’effetto di coca e anfetamine, e poi ripulito in lavatrice, centrifugato in un mixer e versato in un bel bicchiere di plastica da bere tutto d’un fiato per non rischiare di morire disidratati. Ad asciugare restano soltanto i soldi. Tanti e ancora puzzolenti… roba da riempire la piscina di Brian Jones e farci una nuotata alla faccia sua. I soldi, forse l’unica cosa davvero sporca di tutta questa storia. Ma i soldi non sono tutto per gli Stones, prima c’è il rock and roll. E il sesso. Ma soprattutto c’è la droga. Che ti fa esplodere le coronarie e ti fa suonare con rabbia, ma ti ruba l’anima.

 

L’anima degli Stones ora non c’è più ...  (video)

 

L’anima degli Stones ora non c’è più, perduta in quella maledetta sera ad Altamont e ritrovata qualche anno dopo nell’esilio di Ville Nellcote, per poi morire per sempre durante le sessions parigine di quest’ album, all’ improvviso, insieme a Stu. Non resta che the rolling stonesdimenticare, facendo la cosa che ora gli Stones sanno fare meglio. Scopare. Il rock and roll e’ solo un lampo, un ricordo lontano che talvolta riaffiora violento, quasi punk, ma solo per un istante che non si riesce a trattenere. La voglia di combattere e’ perduta per sempre. Rimane soltanto la voglia di godersela il più possibile, fino alla fine. Ci vuole un altro joint,  ci pensa fratello Keef a rollarla per tutti. La passa al suo amico Ronnie che non riesce ancora a smettere di ridere, la passa a Mick che fa un tiro senza aspirare troppo e la passa a Charlie, che lo guarda come al solito con disprezzo e senza fumarla la passa a Bill, che la finisce senza troppa voglia. Mick ha voglia di ballare ed accende la radio che passa solo disco music da club, quelli dal pavimento illuminato e dai tavoli impolverati di roba tagliata male… niente male…

 

Mick muove il culo e smascella ...  (video)  

 

Mick muove il culo e smascella, bottiglia di Dom Perignon in mano e camicia aperta sul petto glabro e sudato… una groupie pensa intanto a slacciargli i pantaloni e a riportarlo sulla terra… Keef lo osserva annoiato, queste cose a lui non piacciono. Appoggia per terrarolling-stones-1978 la sua boccia di Jack, si infila una Lucky Strike fra le labbra e imbraccia la Telecaster cercando di ricordare come si suonano i riff di Chuck Berry, cerca di ricordare chi e’ Chuck Berry ma questo lo annoia ancora di più, molto meglio farsi un’altra striscia e scolarsi la bottiglia fino all’ultima goccia. Ronnie cerca di assecondarlo e ubriaco fradicio tenta un assolo alla Mick Taylor, ma e’ troppo fatto e sviene proprio sul più bello. Charlie e Bill nel frattempo hanno lasciato la stanza da un pezzo, qualcuno dice che forse non torneranno più.  

 

La mente di Keef si fa sempre più annebbiata ...  (video)

 

La mente di Keef si fa sempre più annebbiata, ma riesce a trascinarsi in camera da letto dove trova Mick con due negre rimorchiate in un oscuro club di Harlem. Si butta in mezzo a loro, il tempo di farselo lucidare da una sosia di Tina Turner e di tirare le cuoia; non e’ laThe+Rolling+Stones+stones+billy prima volta, non sarà l’ultima, sogna di entrare in un saloon a New Orleans e di sentire Dr. John che accenna ubriaco gli accordi della più bella canzone mai composta, prima che qualcuno gli spari ... ma ora è troppo buio nella stanza e nella sua mente. Non gli resta che morire stanotte, in attesa di una nuova alba. Mick invece verra’ ritrovato la mattina seguente, addormentato seminudo in un bagno dello Studio 54…insieme a lui questa volta c’è un angelo biondo dalla bellezza androgina, un certo David…ci saranno altre albe, ma niente sarà più come prima.

Jody Loose
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