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13 Febbraio 2017 , ,

Giusto Pio Addio al violino di Franco Battiato

2017

                               1926 - 2017

 

È morto il 12 febbraio 2017, all'età di 91 anni (compiuti l'11 gennaio), il maestro Giusto Pio, nella sua Castelfranco Veneto (Treviso), dov'era nato. La musica italiana, nel momento in cui il corto circuito artistico e culturale del Bel Paese vive l'acme della sua crisi, perde una pietra angolare della propria storia recente: il maestro Pio, oltre a essere violinista di straordinaria classe ed eleganza, è stato anche brillante compositore e apprezzato direttore d'orchestra. Dopo aver firmato opere di musica classica e sacra, il suo nome si legò fin dalla fine degli anni '70 a quello di Franco Battiato, dando vita ad un geniale sodalizio che regalò alla musica italiana le vette del pop d'autore, in cui la profondità eccentrica e a tratti ermetica dei testi del cantautore siciliano si congiunse alla visionaria sperimentazione sonora partorita dal violino di Pio.

 

Il primo successo a portare la doppia firma Battiato-Pio fu il capolavoro del 1979 "L'Era del Cinghiale Bianco", bissato nel 1980 da "Patriots" (primo disco italiano a sfondare il muro del milione di copie vendute), seguito nell'anno seguente da "La Voce del 2008-23723Padrone", trittico di album che segnò una svolta epocale nella produzione di musica leggera in Italia, dalla quale sarebbe stato impossibile tornare indietro. Sempre nel 1981, la fortunata parentesi sanremese (ancora più triste il ricordo, all'indomani di una delle edizioni artisticamente più insulse della storia più o meno recente della kermesse ligure) grazie al brano Per Elisa, scritto dai due grandi autori e portato fin sul gradino più alto del podio dalla incantevole voce di Alice. A completamento di un quadriennio di irripetibili soddisfazioni, la composizione della famosa Un'Estate al Mare, scritta a quattro mani sempre con Battiato e divenuta cavallo di battaglia di Giuni Russo.  

 

Da solista, il maestro vanta dieci album in studio, pubblicati nel lunghissimo arco temporale che va dal 1963 al 2000. Negli ultimi anni, oltre a scoprirsi pittore e abile anche nel campo delle arti visive in generale, Pio aveva composto le musiche per due GIUSTO_PIOinediti (Clandestino e Centro di Accoglienza) ispirati al tema attualissimo della migrazione e dello sradicamento. Per i suoi 90 anni, l'anno scorso il Conservatorio “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto gli ha dedicato una serata-evento presso il Teatro Accademico: la moglie Maria e i figli Stefano (membro dell'orchestra del teatro “La Fenice” di Venezia) e Giulia hanno ritirato in sua vece un Premio alla carriera creato dallo stesso istituto accademico per omaggiare un artista che ha lasciato un segno profondissimo nella musica italiana, ora trasformatosi in un vuoto che più nessuno sembrerebbe in grado di colmare. 

Riccardo Resta

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