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22 Luglio 2013

Emmanuel Carrère LIMONOV

2012 - Adelphi, pagg. 356

limonovEmmanuel Carrére è uno dei più interessanti scrittori francesi di oggi. Dopo “Baffi”, un inizio sotto il segno del surreale e del fantastico complice l'adorazione per Philip K. Dick, l'esito migliore è passato ad opere di realtà romanzata, come “L'avversario” o questo straordinario “Limonov”. Chi è Eduard Limonov? Russo, ha avuto una vita troppo strana per essere inventata e troppo vera per essere bella. Teppista, poeta, seduttore di ragazzine, barbone, prostituto gay, maggiordomo di un miliardario americano, mercenario nei Balcani. Quindi fondatore di un partito nazionalbolscevico, cialtrone, eppure considerato da Anna Politovskaja l'unica alternativa credibile a Putin. Carrère incontra Limonov alla presentazione di uno dei suoi primi libri a Parigi, immagina di trovarsi di fronte un Sacharov, un Tarkovskij, uno smunto intellettuale barbuto, e invece si trova davanti un Johnny Rotten. Risente parlare di Limonov dopo l'attentato al Teatro della Dubrovka.

 

Decide di ritrovarlo e di scriverne. Limonov, dice Carrère, si considera un eroe ma può benissimo essere considerato una carogna. Lo scrittore francese sospende il giudizio, ma si capisce che ne è affascinato, il lettore italiano, che di cialtroni e carogne ne ha visti troppi affascinare i propri connazionali no, ma non può che essere affascinato dal libro. Scritto magnificamente, incalzante, emozionante. E c'è di più: ci racconta cos'erano davvero l'Unione Sovietica ieri, la Russia oggi. Come le ha vissute un uomo del popolo, non uno scribacchino di regime ma nemmeno un raffinato intellettuale o un mistico come Solźenicyn (personaggi che, comprendiamo leggendo il libro, in patria non sonolimonov amati per niente). E Carrère ne approfitta per raccontare attraverso Limonov anche la propria vita, la sue fascinazioni di lettore e scrittore, l'amicizia con Jean Echenoz, altro ottimo scrittore poco noto da noi (consigliato “Ravel”, Adelphi Tascabili 2012). Questo libro è apparso in tutte le playlist di fine anno e a ragion veduta. È una lettura trascinante, imperdibile, e già chi ci siete date la caccia agli altri libri di Carrère. 

 

 

 

Alfredo Sgarlato
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