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22 Settembre 2022 ,

Laura Catrani Vox In Bestia

2022 - Stradivarius
[Uscita: 01/07/2022]

Ogni studente che si sia cimentato con la Divina Commedia si è imbattuto sin dalle prime terzine nell'universo visionario di Dante e con le tre fiere che gli sbarrano la strada: il leone, la lupa e la lonza, ma è solo l’inizio del ricco e variegato bestiario che incrocerà il cammino del poeta. Agli animali, reali, immaginari, mitologici, allegorici, nella Divina Commedia è dedicato il nuovo lavoro del soprano Laura Catrani che ha dedicato la sua vita artistica all’esplorazione del repertorio per voce sola, confrontandosi così con diversi compositori contemporanei. Per “Vox In Bestia” ha commissionato a tre compositori diversi, Fabrizio De Rossi Re per l’Inferno, Matteo Franceschini per il Purgatorio e Alessandro Solbiati per il Paradiso, cinque brani ciascuno ispirati ad altrettanti canti per ciascuna cantica. Invece Tiziano Scarpa redige, nel curatissimo e corposo libretto che accompagna il cd, un commento ai passi del poema che vengono citati nell’opera. L’opera è stata realizzata in occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante ed è andata in onda su RadioTre e poi portata in giro nei teatri italiani e adesso è diventata un cd. Come detto è opera per voce sola, forse di non semplicissima fruizione, ma soprattutto se la si segue con attenzione e partecipazione se ne trarrà un indubbio piacere, sia per la bella lettura dei versi danteschi, fatta senza retorica e autocompiacimento, sia per la forza emotiva che emanano le varie tracce. La performance della Catrani è infatti di impressionante impatto e ci riporta alle sensazioni e ai sentimenti che volta a volta ci offre il poeta, l’angoscia, l’inquietudine dello smarrimento nel Canto I, il turbamento e la sofferenza del tempestoso Canto V, i latrati uggiolanti di Cerbero; poi col Purgatorio i toni si fanno più sfumati, ma il senso del dramma permane, è la lotta fra il bene e il male, la sofferenza dell’espiazione attraverso il pentimento, magistrale l’interpretazione del Canto II nel quale la voce si muove ambiguamente fra umano e animalesco, mentre nel XVIII e XXV il canto si fa più melodioso e meditabondo, corrispondendo a momenti nei quali il poeta è portato a riflettere su se stesso. Nei canti dedicati all’ultima cantica, dominata dalla presenza della luce e infine dalla visione di Dio, la voce di Laura Catrani si libra estatica e visionaria, per comunicarci il sentimento forte del raggiungimento del bene. Non resta che avventurarsi nell’esplorazione dell’universo di zoologia fantastica e metaforica di Dante attraverso l’interpretazione che ne danno la cantante e i tre autori delle musiche per provare anche il piacere dato dall’ascolto della straordinaria espressività e modulazione della voce di Laura Catrani.

Voto: 7.5/10
Ignazio Gulotta

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