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9 Luglio 2013 , ,

Beach Day TRIP TRAP ATTACK

2013 - Kanine Records/Goodfellas
[Uscita: 18/06/2013]

beach day# CONSIGLIATO DA DISTORSIONI

 

Vengono dalla calda Hollywood, Florida, baciata da sua maestà l'oceano Atlantico e dal Golfo del Messico, sono tre giovanissimi musicisti (due femminucce ed un ragazzo) con all'attivo solo due singoli usciti nell'estate di un anno fa (Beach Day e Walking on the streets) per la Kanine Records: eppure "Trip Trap Attack", prima prova sulla lunga distanza - si fa per dire, 11 brani  per poco più di una mezz'oretta - suona maledettamente fresca ed intrigante, proprio come dovrebbe essere sempre il debutto di musicisti di primo pelo. L'immaginario e l'appeal musicale dei tre è lapalissiano - anche senza ascoltarne una sola nota - dalla provenienza geografica, dalle copertine dei due singoli del 2012 ed ancor di più dai titoli dei brani (Boys, Seventeen, Beach Day) e dal moniker che si sono dati: oceano, spiagge battute dal sole, gioventù spensierata e balorda, tavole per cavalcare le onde, moto e cabriolet, in una parola: surf!

 

"Trip Trap Attack" è a tutti gli effetti un album di surf music, orecchiabile, easy, radio friendly, che rende anche sfacciato omaggio strumentalmente e vocalmente agli storici creatori di questo genere, i Beach Boys - si ascoltino in Beach Day i cori avvolgenti ed inequivocabili delle due ragazze, Kimmy Drake (guitar/vocals) e Natalie Smallish (bass/vocals) -, e  che potrebbe diventare il seriale 'disco per l'estate' di chiunque in questi mesi arroventati voglia riposare le sinapsi (esigenza peraltro legittima e rispettabilissima!) e nutrirsi solo di musica all'insegna di svago e disimpegno. Ma attenzione: Kimmy Drake - front woman a tutti gli effetti - e c. riescono nell'impresa nonBeachday facile di sfornare un disco allo stesso tempo di grande qualità e dai molteplici riferimenti musical-temporali; il songwriting gentile dei tre è sedotto innanzitutto (Seventeen, Walking on the Streets, Come Back to Me, Wasting All My Time) dalle melodie innocenti/naif  e dalle ballads di girl-groups anni '50 e '60 - si pensi a Ronettes e Shangri-La's -, dal sixties-easy pop più nobile ed ispirato, in odore di B-52s (A Little WeirdStay, Boys stupenda con un organo insinuanteche potrebbe tranquillamente scalare le classifiche con quel ritornello dannatamente riuscito e coinvolgente), ma anche da un certo approccio più tenebroso, dove sole e 'fun' sono banditi - o perlomeno messi da parte temporaneamente - sfoggiante un chitarrismo di chiara ascendenza velvetiana (We've Gotta Go, Trip Trap Attack).

 

Dopo alcuni ascolti ci si accorge che la surf vision dei Beach Day non è poi così idilliaca e scacciapensieri come può sembrare di primo acchito, e che una sottile malinconia e disagio adolescenziale da terzo millennio attraversano tutto il disco. Infine a sorpresa spunta anche un raffinato 'fiore pop di campo' come Am I the Only One, dal sapore britannico, che non avrebbe per nulla sfigurato nel repertorio '80 dei primi Everything But The Girl. Sì perchè Kimmy Drake ha una splendida, limpida voce adolescenziale, ed oltre che a Tracey Thorn è facile faccia pensare ad una Patsy Kensit (ce l'avete presente? Quella degli Eighth Wonder) trapiantata ad Hollywood. Anche come chitarrista Kimmy  fa cose egregie in questo "Trip Trap Attack" (ancora sugli scudi leggende '50 come The Ventures) , che - succulenta ciliegina sulla torta - vive e filtra tutto con un costante grezzo Beach Dayapproccio punky garage chitarra-basso-batteria, valorizzato  alla grande dalla produzione di Jim Diamond (Dirtbombs, White Stripes), e con questo signore, come diceva una famosa pubblicità di un Carosello italiano anni '60: " ...basta la parola!". 

 

P.S.: Boys è già di fatto il nostro piacevolissimo tormentone Estate 2013, forse contribuirà a renderla migliore.

 

Voto: 7/10
Pasquale Wally Boffoli

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