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9 Maggio 2018 , ,

Josh T. Pearson THE STRAIGHT HITS!

2018 - Mute Records
[Uscita: 13/04/2018]

Stati Uniti

 

josh-t-pearson-straight-hits-1-650x650Completo bianco, capelli corti e baffetti definiti. E' un look spiazzante, ai limiti del riconoscimento, quello con il quale Josh T. Pearson compare nella istantanea di copertina del suo secondo lavoro The Straight Hits!” . E' una virata rilevante quella che il cantautore texano imprime alla propria immagine e in parte alla propria concezione di fare musica. Abbandonata la folta barba da predicatore, l'ex front-man dei Lift to Experience torna sulla scena discografica a sette anni di distanza da “The Last of the Country Gentlemen” con un progetto che, pur ripercorrendo alcuni degli intimistici orditi che caratterizzavano l'acclamato esordio solistico, lascia volutamente uno spazio maggiore a sonorità e liriche semplici ed immediate. Non è un caso che Josh negli ultimi tempi abbia accantonato la stesura di un album - a suo giudizio eccessivamente complesso e profondo - per dedicarsi a composizioni più snelle (anche in termini di durata), figlie dell'impulso e decisamente meno della meditazione.

 

Un vigoroso trittico in stile alt-country (Straight to the Top!, Straight at Me, Give it to me Straight) segna l'apertura della tracklist del disco allontanando il riverbero dei sofferti orditi dell'album del 2011. Sono la sbilenca ballad Straight Laced Come Undome e il tributo all'amico Jonathan Teller Damn Straight a ricordarci comunque che il disco che sta girando sul piatto è opera dell'artista di Keller e non di un qualsiasi rocker dell'ultima ora. L'episodio che segue, Love Straight to Hell, custodisce gli (ottimi) echi apocalittici dell'opera prima (e ultima) dei LTE, mentre le dolenti e ruvide acustiche di The Dire Straits of Love e Whiskey Straight Love contribuiscono a rendere ancor più stravagante e sfaccettato il percorso narrativo di The Straight Hits!, lavoro in cui le tracce sembrano essere accomunate solo dalla presenza della parola 'straight' nel titolo. All'inaspettata incursione sentimental-pop A Love Song (Set Me Straight) e al traballante intermezzo Straight Down Again spetta il compito di sigillare il tutto.

 

Scritto di getto in poche ore il lavoro nasconde tra le sue scompigliate pieghe la smania liberatoria di un talentuoso e genuino artista che dopo vent'anni di onorata carriera e la realizzazione di un monumentale caposaldo di genere cerca nuovi luminosi stimoli creativi, scrutando orizzonti sonori inesplorati. A tratti convincente, in altri divertente, complessivamente disorientante; saranno molti gli estimatori (delusi?) a chiedersi dove stia conducendo questa estrosa evoluzione di Pearson. Ma forse, al momento, neppure Josh ha una risposta certa. 

 

Voto: 6,5/10
Alessandro Freschi

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