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2 Marzo 2020 , , ,

Maurizio Marsico / Stefano Di Trapani The Greatest Nots

2020 - Plastica Marella (LP Ltd Ed. 300 copies in black vinyl 140gr)
[Uscita: 26/01/2020]

Plastica Marella di Roberto Giannotti ci regala l'ennesimo splendido disco in edizione limitata. Protagonisti sono: Stefano Di Trapani, conosciuto in tutta Roma Est con il suo alias di Demented Burrocacao, autore dell'ottimo libro "Si trasforma in un raggio missile" (Rizzoli Lizard, 2019), agitatore culturale con la sua rubrica su Vice, Italian Folgorati, dedicata al ripescaggio del trash pop d'annata e nella scena musicale underground con i suoi tanti progetti  noise weird sperimentali (Maximillian I, System Hardware Abnormal, Trapcoustic, Acchiappashpirt, Hiroshima Rocks Around); Maurizio Marsico, polistrumentista di stanza a Milano anche lui tra il serio e il faceto con le sue collaborazioni con Andrea Tich e Riccardo Sinigaglia a carattere ambient avant impro elettronico e le produzioni italo disco, trash demenziali. Da questa incredibile accoppiata esce "The Greatest Nots" un disco eclettico e visionario che mescola e riassembla non tanto dei generi musicali ma delle suggestioni, dei sedimenti, degli spezzoni multimediali in cui non c'è solo la psycho jam a carattere rumoristico strumentale ma appunto la forza vivace del collage fumettistico, la teatralità, il dadaismo e il situazionismo. Questi otto brani sono esplosioni di colore vivido che raccordano in modo sagace, tra causticità e innocenza naif, le bizzarrie provocatorie e intuitive del passato legate ad approcci anti retorici e la più moderna necessità di intercettare le contraddizioni con sfrontata e deliberata voglia di non allineamento. Ne esce un album incollocabile, moderno e romanticamente nostalgico, ubriaco di lucidità e meticolosamente impegnato nella più sottile decostruzione, caracollante nello smarrimento istituzionalizzato e nella voglia di smarrirsi come estrema via di fuga. Pura creatività sdoganata da ogni steccato. Un grandioso NO che vuole essere ribaltamento totale da contestualizzazione e reflusso. Un NO da ripartenza pura. E c'è Stefano Tamburini e i suoi cut up, c'è il cinema e la cinematicità, il cartone animato vagamente distopico e surreale, la schizofrenia post moderna e il dilettantismo retrò. Si inizia con la propulsione di Arròta con il suo incontenibile groove anni '70. Cinese In Ferrari ci ricorda le gag dissacranti di Skiantos e Squallor e sovrappone ritmiche impellenti e controtempi chillout fuori fuoco. Poi gli avant concretismi di Il Maestro Siamo Noi e le onomatopee distorte di Una Risata Mi/Ci/Vi Seppellirà con tanto di drum loop.
Continuano i giochi di filtraggio e gli effetti vocoder, autovox, autotune da interspazi galattici e invasione di vintage cyberg robot in Arròta Altrove e Fa Molto Caldo. Poi c'è il funk punk incandescente della stupefacente Savonex che ci fa pensare agli X sopraffatti da un'invasione di bolle di sapone. E Prati Al Contrario (My Mobile Loves Jazz) potrebbe essere la trasposizione al futuro dell'orchestra di Piero Piccioni che suona dopo un droga party. La strepitosa cover decisamente cartoonesca e tamburiniana con i suoi colori fluo è affidata ai bravissimi Enrico Infidel D'Elia e a Simone Tso che aveva già collaborato con Demented nel suo libro e nella rubrica su Vice. Benvenuti nel non luogo 0.0 dove il prima non c'è mai stato e il dopo è rimasto incastrato nell'eterno ritorno.

Voto: 8/10
Romina Baldoni

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