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25 Marzo 2020 ,

Four Tet Sixteen Oceans

2020 - Text Records
[Uscita: 13/03/2020]

A tre anni di distanza dall’ultima trasvolata galattica, “New Energy”, la navicella spaziale Four Tet, governata abilmente da Kieran Hebden, stregone della scena elettronica londinese da più di un ventennio, torna a solcare i cieli della musica d’avanguardia contemporanea. Esce per i tipi della Text Records il nuovo segmento sonoro “Sixteen Oceans”. Il Nostro vanta collaborazioni di lusso nella sua folgorante carriera (Radiohead, Burial, Aphex Twin), oltre a una ragguardevole mole di lavori in proprio. Tra i più apprezzati innovatori della musica elettronica inglese, Kieran ci ammannisce l’ennesimo tassello di un puzzle sonoro di notevole riguardo. Già dall’iniziale School la poetica di Four Tet viene in rilievo in maniera inequivoca: un continuo flusso di pulsazioni come dal cuore stesso della terra, punteggiato da squarci di tastiera elettronica, a creare una linea ipnotica che disegna dedali di sinapsi bruciate al centro della mente. La voce femminile che campeggia sull’ordito ‘dancetronico’ di Baby prova ad allentare la tensione e a distendere l’ascolto su suoni più facilmente decodificabili. Così come l’interludio di Harpsicord si dipana entro coordinate di barocco interstellare, col suono argenteo che sembra promanare da una fonte nascosta tra le pieghe di un astro morente. Tra i brani ulteriori maggiormente degni di menzione, ci piace segnalare: Romantics, il cui tessuto sperimentale tocca i confini dell’ambient più puro, con la voce femminile in sottofondo a conferire tocchi di armonia all’insieme; Love Salad, a nostro avviso il frammento migliore dell’album, col suo impianto avanguardistico costellato di palpiti percussivi, prima che le tastiere campionate invadano il campo rilasciando note scintillanti e suadenti; Something In The Sadness, in cui il giustapporsi delle tastiere crea agglomerati di matrice sperimentale di notevole impatto; il mood meditativo di Green, una sorta di segmento bucolico per alieni di passaggio; 4T Recordings, ambient futuristico con sprazzi di folk elettronico; Mama Teaches Sanskrit, dall’andamento quietamente spiraliforme, a concludere un disco di ragguardevole fattura.

Voto: 7.5/10
Rocco Sapuppo

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