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8 Dicembre 2014

Strawbs Prognostic

2014 - Witchwood Media
[Uscita: 18/11/2014]

Inghilterra                                                                # Consigliato da Distorsioni

prognosticDave Cousins è un personaggio davvero imprevedibile e incontrollabile: lo avevamo perso di vista per lungo tempo, dopodichè lo avevamo ritrovato in tournèe, in giro per il mondo impegnato in set acustici per sole chitarre e voci o con un power-trio nel quale lui, cantante e chitarrista, accompagnato soltanto da un bassista e un batterista, si lanciava nel puro folk, al massimo con qualche sporcatura di blues e di country americano, rinnegando apparentemente qualsiasi digressione progressive rock che potesse averlo influenzato negli anni ’70. Ed ecco che, contro ogni previsione, se ne esce con questo trionfalissimo e pomposissimo album di puro prog-rock sinfonico ad alto tasso di elettronica. “Prognostic” è un disco bizzarro dove potrete trovare di tutto come i campanellini sintetici che introducono una vera e propria mini-suite come Through Aphrodite’s eyes che sembra uscita da un disco dei Pallas o dei Pendragon del 1984, ma che dopo delle evoluzioni chitarristiche quasi alla Camel, diventa, a partire dal secondo minuto, quasi un plagio della zeppeliniana Stairway to heaven, nel cantato, nell’arpeggio di chitarra e persino nei flauti del Mellotron. Something for nothing è invece un brano di vero pomp-rock americano, che se da una parte sfoggia un riff di chitarra che potrebbe essere uscito dalle penne degli Styx o dei Kansas, nell’enfasi del cantato, nuovamente profumato di folk britannico, ci riporta agli Strawbs di metà anni ’70, quelli di “Hero and heroine”, album in cui Cousins aveva rotto ogni legame anche con i suoi collaboratori più fedeli e stravolto per l’ennesima volta la formazione.

 

StrawbsPer quanto riguarda lui, la voce è sempre la stessa, quel timbro ieratico e carico di intensa teatralità, a cavallo tra un Peter Gabriel, un Cat Stevens e un Roger Chapman (ma molto meno soul e con meno vibrato) che avete sempre amato. Anzi negli anni la tecnica vocale si è molto affinata e sembra quasi che, contrariamente a quanto avviene alla media dei cantanti, gli conceda anche di più rispetto al passato. E i suoi comprimari? Non esiste, in DaveCousinsrealtà, una band fissa in questo album, ma ogni traccia ha una formazione diversa, arricchita da una pletora di ospiti, che comprendono tra gli altri molti ex-Strabws, come Tony Hooper (chitarra), John Ford (basso) e Richard Hudson (batteria), ma persino Rick Wakeman (che militò negli Strawbs prima di passare agli Yes), John Hawken (ex-Renaissance, anche lui per un breve periodo negli Strawbs), e ancora Roger Glover dei Deep Purple, Tony Fernandez dell’English Rock Ensemble di Wakeman, Jon Hiseman dei Colosseum e moltissimi altri. Se amate il prog più epico e solenne, un po’ nostalgico e un po’ kitsch, questo per voi potrebbe addirittura essere il disco del 2014.

Voto: 8/10
Alberto Sgarlato

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