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11 Febbraio 2020 , ,

Yorkston/Thorne/Khan Navarasa: Nine Emotions

2020 - Domino
[Uscita: 24/01/2020]

Questa è sulla carta una delle collaborazioni più interessanti e intriganti degli ultimi anni. Si incontrano l’animo nobile e gentile del grande scozzese James Yorkston, il bravo contrabbassista ex Lamb Jon Thorne e il suonatore di sarangi di New Dehli Suhail Yusuf Khan, il meno noto dei tre, almeno al pubblico europeo.Ma è proprio il suono di questo strumento indiano a dare alla musica del trio quel profumo d’oriente che, mescolato ad atmosfere folk e jazz, distingue i loro dischi da molte produzioni contemporanee. “Navarasa: Nine Emotions” è il terzo episodio della saga visto che in precedenza erano usciti gli affascinanti “Everything Sacred” (2016) e “Nueuk Wight Delhi All-Stars” (2017) che avevano incontrato positivi riscontri di critica e gradimento di un ristretto numero di appassionati. Di certo, gli amanti della musica indiana avranno trovato piacere ad ascoltare questi lavori visto che in generale l’impronta orientale è quasi sempre ben marcata ed evidente. I pezzi che vanno in questa direzione sono facilmente identificabili già dai loro titoli, l’iniziale Sukhe Phool, dove sembra possa spuntare un cobra dal canestro da un momento all’altro, Thumri Bhairavi oltre alle conclusive Waliyan Da Raja e la lunghissima Darbari. In questo lungo tour de force strumentale di oltre 12 minuti sono il basso di Jon Thorne e il sarangi di Suhail a farla da padroni anche se onestamente si dura fatica ad arrivare alla fine ed un po' di noia affiora in superficie. Più interessante rivolgere l’attenzione alle (poche) tracce dove è lo scozzese Yorkston a farsi sentire, la soave The Shearing’s Not For You che pare estratta da uno dei suoi recenti bellissimi album così come la lenta Song For Oddur mentre nell’altro strumentale The North Carr l’impronta di tutti e tre gli strumentisti è più evidente. Altri tre pezzi aggiuntivi sono inoltre presenti nella edizione in (doppio) vinile. A fine ascolto di questo terzo lavoro dei tre viene da pensare che il meglio lo abbiano già dato e non è racchiuso di certo in queste nove tracce, non vediamo all’orizzonte grandi margini di miglioramento o nuovi influssi creativi che possono regalarci nuovi emozionanti episodi. Forse è il poco spazio dato a James Yorkston il vero tallone d’Achille di questo progetto, diciamo che il tutto sembra più che altro un tentativo di far risaltare Suhail Yusuf Khan e la musica indiana in generale anche se sappiamo che prodotti come questo sono destinati a una ristretta cerchia di ascoltatori. In definitiva, un progetto che ha motivi di interesse ma allo stesso tempo dei precisi limiti. Un'occasione persa.

Voto: 6.5/10
Ricardo Martillos

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