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24 Gennaio 2012

Laika Vendetta LAIKA, SYLVIA, JEANNE E… LE ALTRE

2012 - Boleskine House Records
[Uscita: 13/01/2012]

Gridare a gran voce lo sdegno verso l’abominio delle poliformi oscene realtà scaturite dall’autunno più cupo e più lungo attraversato dalle coscienze italiane. Invocare vendetta per le anime dolenti che abitano le città - necropoli del terzo millennio. Ghermire e nutrirsi delle umane bizzarrie del corpo e della mente. Ritratti in musica, ritratti di donne, ma non solo. Ritratti delle mille facce del nostro presente. Ritratti violenti e diretti degli orrori del nostro paese alla deriva. Un’autentica rivelazione questa band abruzzese nata dalla felicissima unione dei Lustagroove e dei Seven Jay. Ancor prima del loro debutto ufficiale i Laika Vendetta hanno reso impetuose le acque dell’oceano digitale, generando nella rete un fittissimo passaparola e un più che cospicuo e agguerrito manipolo di fan. I loro concerti in giro per l’Italia hanno contribuito ad alimentare la grande attesa per “Laika, Sylvia, Jeanne e… le altre”,  la loro opera prima. Sulla scia del Teatro Degli Orrori e dei Ministri, queste  tredici tracce aggrediscono l’ascoltatore con l’affascinante dissonanza di una poetica letteraria e musicale elettrica, nevrotica, devastante.

 

Di altissimo livello i testi, le musiche, le costruzioni armoniche, la produzione e anche la grafica curata dall’artista teramana Mokina che, inserendo nel digipack alcune sue opere originali ispirate alle immagini emozionali evocate dall’opera della band, ha donato al progetto una sua personale chiave di lettura. Dolcezza ed energia. Una spirale di emozioni che attraversano fragilità e coraggio, dannazione e meraviglia dell’esistenza. Incendiaria, passando per la title-track fino alla stupenda Filastrocca della luna. I brani andrebbero citati tutti per la loro straripante bellezza, per la maestria espressiva dei singoli componenti del gruppo, per i continui stimoli che queste ghirlande sensuali e concettuali in forma di canzone producono ad libitum, spingendoci a ripetuti ascolti, sempre alla ricerca di nuove miniature, nuove vie segrete, nuovi intarsi rimasti celati in questo autentico labirinto di meraviglie.  Emidio De Berardinis alla voce, Marcos Cortellazzo alla chitarra e ai cori, Marvin Angeloni alla  chitarra, Luca Di Filippo al basso e ai cori, Alessandro Di Salvatore alla batteria superano di gran lunga le aspettative consegnandoci un’ opera sanguigna e travolgente. Nessun compromesso. Nessun cedimento. Rock e poesia, rabbia e intelligenza. Ottimo inizio d’anno per la musica italiana. Il futuro potrebbe essere loro.

Maurizio Galasso
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