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30 Ottobre 2019 , , ,

Led Bib It’s Morning

2019 - RareNoise / Goodfellas
[Uscita: 29/09/2019]

Arrivano solo come terzo brano i trentanove suggestivi secondi per sola voce femminile che ci annunciano che è giunto il mattino (It’s Morning ). La voce è quella incantevole e Canterburyana di Sharron Fortnam, e il mattino è invero luminoso e baciato dal sole delicato di una musica sognante e di conclamata creatività. Lo rileviamo nella timida ed elegiaca Atom Story che apre l’album e nella seconda splendida parte di Fold che dopo una partenza che flirta con un jazz free form, si apre a scenari bucolici e Canterburyani di rara bellezza. E se Cutting Room Floor ha addirittura un retrogusto di folk inglese, To Dry In The Rain si discosta dai pittoreschi momenti sperimentali della maggior parte dei brani, rivelandosi una vera e affascinante “canzone” che oscilla tra Burt Bacharach e un soul moderno, etereo e rarefatto che suscita lontani ricordi dei primi Style Council o di Everything But The Girl, mentre la magnifica Stratford East si muove con deliziosa disinvoltura tra una purezza jazz incontaminata, coordinate geometriche Zappiane, spigolosità math rock e la Canterbury School già più volte citata. Giunta a questa nuova prova, dopo “Umbrella Weather” (RareNoise 2017), la band del batterista Mark Holub, americano trapiantato a Vienna, assimila probabilmente l’inglesizzazione musicale dovuta alla presenza dei vari componenti di nazionalità britannica e dell’innesto vocale della già citata Fortnam (già con la North Sea Radio Orchestra e con i prog-punk Cardiacs) e di Jack Hues (leader negli anni ’80 della band new wave Wang Chung) anche autore di un paio di testi. Una leggera psichedelia sottotraccia, una complessità sperimentale prog e la poliedricità della struttura compositiva sono la cifra stilistica di un album bello e interessante che con un altro terzetto di ottimi brani spruzzati di jazz e di maliosi spunti sperimental-creativi quali Flood Warning, O, e Set Sail, quest’ultima ancora per voce sola, sancisce la dichiarata levità di questa piccola opera dove non c’è una sola nota da scartare.

Voto: 8/10
Maurizio Pupi Bracali

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