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28 Maggio 2022 ,

Country Feedback Intermission

2022 - MiaCameretta Records

Secondo lavoro solista dopo “Season Premiere” del 2019 per il musicista frusinate Antonio Tortorello che ci regala un altro album di ottimo alt-rock, anche questa volta sotto il moniker Country Feedback, nome non a caso preso da una canzone dei REM, gruppo amato da Tortorello, ma qui, in questo "Intermission", ci pare meno presente come influenza rispetto all’esordio. Non perché la band americana non rientri più nelle sue grazie, quanto perché questo lavoro appare ancor più maturo e personale rispetto al già ottimo lavoro precedente. Intanto convince la scelta di non abbondare di concentrare il disco su otto tracce per poco più di mezz’ora di musica, il che consente a Tortorello di curare fin nei minimi dettagli arrangiamenti e produzione e a Filippo Strang di svolgere un eccellente lavoro in studio di registrazione e missaggio. E sono proprio le scelte suggestive e intelligenti degli arrangiamenti le cose che colpiscono immediatamente fin dal primo ascolto, basti pensare agli splendidi interventi dei fiati, all’efficace uso del piano, al gioco di chitarre e basso o al ruolo fondamentale di batterie e percussioni, che confermano l’attenzione ai ritmi tribali già presente in “Season Premiere”. L’album si apre con Orson Welles, una riflessione sul potere manipolatorio dei media ispirata al celebre trasmissione in cui Welles annunciava un’invasione aliena, un basso cupo e una chitarra affilata creano un’atmosfera sospesa e inquieta. Not Quite My Tempo è splendidamente giocata sui ritmi caldi di percussioni e basso e le voci di Tortorello e Mizzoni sulle quali si innestano fiati e battiti di mano nel finale. Seguono l’ipnotica Enemy sempre col basso di Tortorello e le percussioni di Massimo Ceci a dare soluzioni ritmiche suggestive, mentre Home sperimenta sonorità insolite, rarefatte e lisergiche. Music Is The Mirror è sognante e notturna grazie anche alle note del sax, Borders è tesa e cantata con la giusta drammaticità, in accordo con l’argomento del testo. Reverse Engineering è un ottimo strumentale dal ritmo palpitante e con i fiati che colorano di caldo e di vagamente balcanico. “Intermission” è un ottimo esempio di alt rock, curatissimo e intelligente, con una raccolta di brani semplicemente perfetta per varietà e fattura.

Voto: 7.5/10
Ignazio Gulotta

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