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28 Marzo 2020

Sarah Louise Earth And Its Contents

2020 - Autoproduzione
[Uscita: 16/03/2020]

Sarah Louise Henson, una delle voci più interessanti del free folk americano, aveva sorpreso nel 2019 con il bellissimo “Nighttime Birds And Morning Stars”, uno scatto in avanti verso territori più pericolosi rispetto al morbido fingerpicking o del songwriting dei primi dischi. Droni elettronici, loop, synth si univano nel ventaglio di banjo e chitarre, rappresentando una naturalità tanto radicata in concetti arcaici quanto aperta a visioni del futuro. Henson perciò ha rimesso in gioco una componente tanto sperimentale quanto una coscienza quasi “politica” nella sua musica: l'operazione si avvicina a tanti altri esponenti che dal folk hanno virato per strade più moderne (Justin Vernon in testa), ma nel lavoro di Henson c'è un afflato sperimentale e contemplativo che la accostano a generi nobili come ambient o kraut. La coscienza politica è forse ancora più forte in “Earth And Its Contents”, progetto pubblicato quasi a sorpresa dalla chitarrista a seguito della diffusione del coronavirus e di quanto sta accadendo in tutto il globo. Il disco era originariamente una colonna sonora per un documentario del regista Nick Crockett sullo sfruttamento di riserve naturali nelle miniere delle foreste orientali degli Stati Uniti, incentrato sulla fantasia di rinascita del sottobosco e delle sue parti biologiche più microscopiche. Idea certamente contorta, ma in linea con uno sguardo ecologista che Henson ha sempre sostenuto. La musica di “Earth And Its Contents” prosegue il suo cammino verso un'astrazione del free folk, sempre più contaminato da soluzioni elettroniche (Pulsing Lifeform, That Glow In The Morning, She Still Lives), verso strutture atonali create dal looping della voce (Wordless Chapel), verso stasi droniche (Fire Underground, Meganeura), per brevi passaggi ambient (Mist Rises Above New Grass), una solo intervallo folk (Brightening Air, con un testo di William Butler Yeats) e ancora misteriosi intermezzi per ebow, synth, chitarre decostrutte (Nimrod In The Forest). “Earth And Its Contents” è un atto contemplativo che dura troppo poco; è appena un accenno, uno spiraglio, uno sguardo sulla meditazione inedita di un linguaggio musicale (e di un'artista) che tenta di unire il futuro anteriore con le rovine del nostro presente. Forse non uno dei dischi più attesi dell'anno, ma un ritorno che era doveroso segnalare.

Voto: 7.5/10
Ruben Gavilli

Audio

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