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7 Febbraio 2020 , ,

Apocalypse Lounge Apocalypse Lounge

2020 - Tannen Records/Audioglobe
[Uscita: 10/01/2020]

Progetto molto interessante questo Apocalypse Lounge voluto dal produttore Riccardo Orlandi (Tannen Records) che principalmente ruota intorno a Giovanni Succi (ex Madrigali Magri e Bachi Da Pietra) e al suo magnifico recitar-cantando già protagonista di due recenti ottimi album solisti (“Con Ghiaccio” (2017) già recensito su queste pagine e “Carne Cruda A Colazione” (2019) oltre, ovviamente, alle produzioni coi gruppi di cui ha fatto parte e le importanti collaborazioni a progetti altrui). E se l’ispirazione principale sono i campionamenti di Orlandi tratti da colonne sonore italiane di film degli anni ’60 e ’70 con un taglia e cuci di loop e sovraincisioni, i testi di Succi, ironici e dissacranti si innestano alla perfezione in aggiunta alla presenza di altri validi partecipanti al collettivo. Ecco così che nella scura e danzereccia Apocalypse Lounge, che titola anche l’album, ritroviamo il synth di Massimo Martellotta (Calibro 35) e la voce di Francesca Amati (Comaneci) anche co-autrice del brano insieme a Succi, voce femminile che si rivela protagonista anche nella ritmata e indianeggiante Let’s Sleep e nella narcolettica e lontana parente dei Massive Attack Time Out così come altrettanto splendidamente narcolettiche sono Two Guys con il sax soprano di Antonio Gallucci ad accompagnare la voce profonda di Giovanni Succi e soprattutto l’hip hop “lento” di I’m Going Under cantato dal duo di rapper di Minneapolis Kill The Vulture e impreziosito dalla suggestiva tromba di Giordano Sartoretti. Ma non finisce qui: ancora da citare l’africaneggiante e ossessiva Mandinga con Nicola Manzan (già Bologna Violenta e Ronin) al violino, la dissacrante Moka Please con ancora Succi protagonista nel suo “raccontare” storie (nonostante i titoli i brani sono tutti in italiano) che si ripete nell’invettiva ironica del rap lento e antifascista di Happy 1942 e nella lounge jazzata (ancora Gallucci al sax) Funky Doom. Album comunque oscuro (noir) nelle sonorità e nell’andamento, soprattutto lento, che contempla momenti pop, lounge, rap, scratch e funky in un coacervo immaginifico e composito di notevole valore.

Voto: 7/10
Maurizio Pupi Bracali

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