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4 Marzo 2021 ,

Lael Neale Acquainted With Night

2021 - Sub Pop Records
[Uscita: 19/02/2021]

Quando vediamo che un disco è targato Sub Pop la memoria corre veloce agli anni a cavallo fra gli Eighties e il decennio successivo, periodo storico dove la gloriosa label, fondata nel 1979, aveva conosciuto la gloria grazie in primis all’esplosione grunge, Nirvana su tutti, ma pure Green River, Mudhoney, Soundgarden e gli stessi Screaming Trees. Da un po' di tempo a questa parte invece la varietà degli artisti in catalogo è la normalità per i tipi di Seattle, avendo in scuderia un gruppo emergente come i Kiwi Jr insieme a nuove voci femminili come le brave Julia Jacklin e Lael Neale. E’ proprio di quest’ultima che vi dobbiamo raccontare qualcosa: originaria della Virginia ma residente a Los Angeles, si è fatta notare nel 2015 per il suo debutto “I’ll Be Your Man”, che, sebbene acerbo e poco personale ha incuriosito i talent scout della Sub Pop che le hanno dato la famosa seconda opportunità. “Acquainted With Night” ripaga ampiamente la fiducia e Lael Neale si pone come una delle rivelazioni del nuovo anno, in ambito femminile ma non solo. Intanto abbiamo una voce che colpisce nel segno dopo pochi minuti, echi di Angel Olsen e della delicata Jessica Pratt, e un livello compositivo che si mantiene alto nelle dieci tracce del disco. L’apertura di Blue Vein è una delle poche tracce dove è presente una chitarra, l’intensa Every Star Shivers In The Dark è invece un atto d’amore per la città di Los Angeles che la sua autrice definisce “tentacolare, una sorta di appendice del Giardino dell’Eden”. White Wings e la stessa Sliding Doors & Warm Summer Roses con la voce che sfiora note jazz sembrano la colonna sonora di un film in bianco e nero degli anni Cinquanta. Bella la chiusura dell’album affidata a Some Sunny Day, ma la gemma più lucente della (ricca) raccolta è l’incantevole Third Floor Window, una di quelle canzoni che eravamo soliti trovare nei dischi di sconosciute songwriters dei Sixties/Seventies e che adesso sono alla portata di molti più ascoltatori grazie ai vantaggi della rete. Quasi ad esaltare la vocalità della Neale, nell’intero disco la strumentazione è ridotta all’osso, grande spazio viene affidato a un oggetto chiamato Omnichord, strumento elettronico con un suono simile a quello di un organo, può addirittura sostituire un intera orchestra, insieme a questo abbiamo una drum machine a scandire il tempo. Potremmo definire “Acquainted With Night” un album Lo-Fi, se il termine non fosse caduto in disuso, del resto pare che Leal Neale si sia affidata per la registrazione a un 4 tracce ed abbia scelto sempre la prima take per meglio catturare l’essenza di ogni canzone. Una delle cose più seducenti e originali del corrente anno. Buona la seconda, verrebbe da dire.

 

 

Voto: 8/10
Ricardo Martillos

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