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30 Novembre 2013

Speciale Torino Film Festival: “The Stone Roses – Made of Stone” Shane Meadows

2013 - UK. Cast: Shane Meadows, Ian Brown, Gary Mounfield, John Squire, Alan Wren. Durata: 96 min.

 

Gli Stone Roses sono una delle band più importanti della cosiddetta scena Madchester, un movimento sviluppatosi a Manchester tra la fine degli anni '80 e la prima parte degli anni '90, in parte ispirato alla psichedelia degli anni '60 e per questo ribattezzato "la seconda summer of love". Sono stati anche tra le più influenti per le generazioni a venire, nonostante abbiano pubblicato solo due album e alcuni singoli, e tra le più amate, soprattutto in Inghilterra. La band, nata nel 1983 si è infatti sciolta nel 1996, dopo l'uscita del secondo album "Second coming" (1994), a cinque anni di distanza dal primo "The Stone Roses". Nel 2011, dopo 15 anni dallo scioglimento, gli Stone Roses hanno annunciato la reunion, seguita da una serie di concerti programmati per l'anno successivo. In occasione di questa reunion, è stato chiesto a Shane Meadows (regista, tra gli altri, del film "This is England") di girare un documentario. Il risultato è "The Stone Roses - Made of Stone", uscito in Gran Bretagna lo scorso giugno, e presentato ora al 31° Torino Film Festival, nella sezione "After Hours".

 

Un film documentario davvero bello e intenso, sia per la storia narrata che per il modo in cui viene narrata, con un montaggio a ritmo di video clip, con l'uso dello split-screen (lo schermo diviso, che peraltro evoca il noto film su Woodstock), e alternando le immagini dall'effetto vintage, sgranate, relative agli anni '80 e '90, alle immagini nitide della reunion, con l'uso del bianco e nero. Ritmo della narrazione serrato ma non troppo, nel quale si affiancano spezzoni di concerti, interviste al gruppo, dichiarazioni dei media, foto, riprese delle prove e dei backstage, interviste al pubblico. Nei primi minuti del film viene raccontata, proprio in forma di videoclip, la storia della band prima dello scioglimento, accompagnata dalle note e dalle parole del brano I Wanna Be Adored che si alternano e si sovrappongono significativamente ai dialoghi. Dunque le parole del testo di "I Wanna Be Adored" ("I Wanna Be Adored / You Adore Me / I Gotta Be Adored"), si affiancano alle frasi dei membri della band che in ogni intervista dichiaravano spavaldamente di essere la più grande band del mondo e di voler raggiungere un successo planetario. Una spavalderia che costò loro una certa ostilità da parte dei media, la quale unita a problemi legali avuti con il management e l'etichetta, fu probabilmente una delle cause dello scioglimento.

 

Dopo questa sintesi iniziale il film riparte dalla reunion, ma fino alla fine alterna scene relative alla reunion con momenti degli anni '80 e '90, ripercorrendo così la storia del gruppo fin dalla nascita, avvenuta grazie a un suggerimento ricevuto dal cantante, Ian Brown, a un concerto di Geno Washington. La leggenda del soul americano aveva intuito il carisma di Brown e gli aveva detto che avrebbe dovuto fare il cantante. Nascono così gli Stone Roses, e nel film spiegano le loro influenze: la psichedelia anni '60 e il punk, ma – ci tengono a sottolineare – "non siamo né una band anni '60 né una band punk, siamo una band anni '80". Una band che però ha lasciato tracce ben oltre gli anni '80, come testimoniano i concerti tutti esauriti del loro tour mondiale che ha preceduto la grande esibizione a Heaton Park, Manchester, del 29, 30 giugno e 1 luglio 2012, per la quale centinaia di migliaia di biglietti sono stati venduti nel giro di poche ore. Un tour interrotto a causa di alcune incomprensioni tra il cantante e il batterista Reni (Alan Wren), che avevano fatto temere il peggio e una nuova divisione. Nel film c'è tutto, documentato in maniera precisa, e soprattutto c'è l'affetto del pubblico. Sono bellissime e fin emozionanti le scene in cui il regista intervista la gente in coda, in attesa di poter avere il braccialetto per accedere al concerto gratuito annunciato dalla band in apertura del tour, gente di ogni età con le copertine dei dischi e ogni genere di memorabilia degli Stone Roses. Seguono alcune riprese dalle date del tour (ma non quella italiana del 17 luglio), sempre davanti a un pubblico entusiasta. Il film si conclude con le scene del concerto di Heaton Park e sulle note del brano Made of Stone, ma la storia degli Stone Roses continua ancora oggi.

 

Rossana Morriello

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